Non è la prima recensione che svolgo su questo bravissimo ragazzo emergente…
Infatti, confesso immediatamente di essere contento che posso ascoltare già qualcosa di nuovo, e dico anche che ho notato che è migliorato molto dal lavoro precedente, ho amato: “Dì Notte”, ma questo ha qualcosa di più.
Innanzitutto, ha portato “aria fresca” con un flow tutto nuovo, più maturo. Mi piaceva già il timbro di voce di Y0, che scandisce benissimo quando rappa/canta, ha portato ulteriore miglioramento in questa sua caratteristica.
Anche le tematiche del disco, sono particolari, e diverse da quello precedente, un po’ più romantico, questo spazia di più, invece…
Questo nuovo disco che inizia chiedendoci, appunto, come reagiremmo alla fine del mondo, che poi, in fondo, si potrebbe dire che sarebbe l’ultimo giorno della nostra vita? (Anche io ho partecipato, mandandogli un video a questa iniziativa.)
E, se né il libro, né tantomeno il disco si giudica dalla copertina… in verità credo sia adattissima: molto evocativa, rappresentando diverse reazioni, appunto, alla fine del mondo.
In effetti, la prima canzone, “Lei ha gli Occhi del Cielo”, è un pezzo romantico, bellissimo. Quasi sulla scia di “Dì Notte”, ma diversa, più intensa, più “forte”.
Le basi sono molto belle, molto più dure, che si accompagnano molto bene ai testi. È un Y0 più maturo, che cattura l’attenzione.
È sempre molto intimo, però sembra essere più consapevole, più disilluso. Sarà una coincidenza, ma sembra che descriva anche me. mi ci rispecchio un po’.
Le mie tracce preferite, infatti, sono quelle in cui si capisce che si racconta:
Caffè Amaro, Chiama il Buio, Figlio Del Cielo, Questa notte si Muore.
In “Questa notte Si muore”, in particolare, si vede, parlando di una delusione, quanto si sia disilluso su una persona, e posso capire bene di cosa parla…
La mia base preferita è quella de: “Da NY a PB”, molto giapponese, oserei dire: dà la carica.
Nel complesso, questo lavoro, ci dà tanti spunti, ha molte emozioni, molti pensieri. Descrive rabbia, disillusione, amore, sogni, speranze.
Si vede che è qualcosa fatto con tempo ed attenzione, mi sono sentito trasportato da una carica di sentimenti, perché ogni canzone ha raccontato una storia, una storia di questo ragazzo, che si vede, che comunque è anche intelligente, a mio parere.
È duro, romantico, speranzoso, forte.
Ecco, “forte” è il termine, secondo me, più adatto a descrivere questo album, forte ed intenso.
Per me, sta svolgendo un ruolo di svolta ed evoluzione, di presa di coscienza, di consapevolezza, di maturità.
Fatico a trovare difetti, a mio gusto personale, onestamente. È anche uno stile di hip-hop diverso dai soliti, dai classici, o anche i nuovi.
Credo che sia questo il modo che ci potrebbe portare la nuova scuola: una vera evoluzione, magari niente di troppo spinto, come il trap, o altre cose nuove, ma ecco: questo.
Una piccola critica? Non so se è voluto, ma non so se i silenzi di qualche secondo, nelle fini di alcune canzoni… non sono abituato, ma non so se definirlo “difetto”, diciamo che è stato strano.
Del resto, di solito, ormai, quando finisci di ascoltare una canzone, si passa subito alla prossima, lo saprete già.
Però sembra quasi che la canzone finisca di botto, quando il ritmo stava continuando, senza lasciarsi “sparire”, sapete, quando il volume si abbassa gradualmente, ma vabbè, niente di grave.
“Eh Beh, anche Dio si Sbronza…”
Fatemi sapere la vostra, soprattutto se, dopo aver letto questa recensione, siete state/stati motivate/i ad ascoltarlo!
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