Non sono niente di speciale. Qualcuno mi dice che sono buono, per qualcuno sarò un mostro,
ma io non sono niente di speciale. Sono una persona normale, e penso che i miei problemi siano cose che “succedono solo a me”,
ma sono uno fra tanti.
Nulla di speciale, appunto.
Non so mai dove vada questa vita,
sbaglio, so di sbagliare, poi queste cose le lascio stare, poi dimentico di scrivere, poi non c’ho voglia, non ci credo più, non me ne frega più niente di come morirò, e manco di come vivo.
A volte non voglio nulla, nemmeno le cose che desideravo più di ogni altra cosa, non voglio che il tempo si fermi, non voglio tornare indietro, a rimediare ai miei sbagli.
Quando sei andato troppo avanti, non sapresti più cosa fare tornando indietro, no? Ormai hai chiuso, cosa ci devi fare indietro? Ormai ci sono altre scelte,
per noi, che nel passato non ci vogliamo vivere.
Cosa dovrei dire a lei, ormai? Se non semplicemente: “ti chiedo scusa, ho sbagliato”.
Finisce qui, finisce lì, dimentichiamoci, dai.
Io non dimenticherò, tu ti ricorderai di me come un qualcuno che ti ha fatto solo male.
E come me altre persone, in un mondo ed umanità così vasta, con cose che si muovono, così velocemente, a volte, che il tempo è passato senza che nemmeno tu te ne possa accorgere.
E ormai le cose che passano ti vengono a prendere, ti portano via dal presente, ti portano via dal passato in cui rimani bloccato, prima o poi…prima o poi.
E l’idea che un giorno si volerà, diventa sempre più concreta.
E dove sparirò? Dove spariremo?
Chissà se mai riuscirò a pubblicare un libro,
chissà se qualcuno mai mi leggerà come vorrei?
Chissà, boh.
Vorrei solo lasciarmi trascinare da qualche altro mare, dimenticarmi la vita di ora, e farne un’altra, così come tanti, così come troppi.
Io, niente di speciale.
A sperare che qualcuno torni, a volersene andare, a voler vivere…
Che ci fai ancora qui? Pensavo avessi sogni, aspettative, pensavo te ne volessi andare via di qua.
Una volta mi sarebbe dispiaciuto perché non ti avrei più rivisto, poi ho pensato che tanto non sarebbe successo comunque, e infatti non sta accadendo…
Preferirei fossi da qualche altra parte, piuttosto che ancora in questo letamaio.
Guarda questo posto, guardalo bene perché è tutta la tua vita.
Nemmeno ti rendi conto che è tutto qui, a vivere facendo sempre le stesse cose, andando sempre negli stessi posti, e postando sui social queste cose, spacciandole per “bella vita”, tanto bastano un paio di filtri, fratè.
Guardalo bene.
E io che credevo te ne volessi andare via, a vivere una vita migliore, in Francia, in Inghilterra, a Bologna, a Milano… A Venezia?
E invece, ancora qui.
Io ho sempre pensato, e ancora penso, tu fossi molto di più di tutto questo.
Ma magari sono io, che vedo il lato bello delle persone, quello che non sono capaci di vedere loro.
Io sono molto più di tutto questo.
Mi sono accorto che ormai questo posto non ha più importanza, che le cose diventano sempre più leggere. Sto guarendo?
Cos’è la vita? Andare appresso ai “maschioni” di palestra, che a parte il fisico non hanno niente, sono come le donne di un certo tipo, buoni solo per quello.
E infatti, sei molto più di tutto questo, amico mio. Hai detto che hai incontrato persone che ti hanno deluso, ma il cuore apparteneva ad una sola,
o meglio, lo sai che è verso di lei.
Sei molto più di tutto questo.
Ma qui ti hanno insegnato la comodità, la comfort-zone, il posto in cui poco importa se hai sogni, moriranno tutti.
Tanto chi se ne frega del tuo titolo di studio? Resti a fare cose che ti danno poca soddisfazione e bassi stipendi, eppure sei ancora così giovane.
Ti stai forse accontentando di fare tappa casa-lavoro-secondo lavoro?
Neanche una passione? Niente che ti mantiene vivo? Sei già morto da tempo, lo so.
Perché in questa dimensione di tre posti, pensi di prosperare, pensi che la vita ti dia già quello di cui hai bisogno, ecco, non c’è futuro, sei già morto.
Sogni? Obiettivi? Chi se ne frega, giusto?
Sarò io il solito pazzo “sognatore”, che ancora lavora e si impegna perché a differenza tua, la soddisfazione COL CAZZO che l’ha raggiunta.
I miei sono sogni molto grandi, sai?
Molto di più di stare semplicemente con la donna che mi piace/che amo.
Qualcosa di ben più difficile da raggiungere.
Eppure, mi sento più vivo così, che fare come voi:
Sei molto più di tutto questo, e invece guardati: ti sei fatta mettere in sacco da questi 4 falliti, che avranno il posto assicurato dai papini, ma non hanno niente.
Ti sei fatta incatenare da questo posto pieno di gente che fa la saccente, ma non ha nemmeno avuto le palle di finire un percorso di studi, e ora sta nei bar a insegnare vite che non hanno mai vissuto.
A pensare di aver capito la vita meglio di tutti, dopo aver letto due pagine su Wikipedia.
E pensi che sappiano davvero meglio di te, che vivi quelle cose per davvero? Che le studi? Qualcuno vuole sapere meglio di te, sulla tua vita, qualcuno vuole sapere meglio di te, quello in cui sei laureato.
Come cazzo si permettono? Te lo sei mai chiesto?
E tu com’è che glielo permetti di prenderti la luce, di prenderti per il culo? Di farti manipolare così, cara mia?
Io ti avrei voluto portare più in alto, farti rendere conto di quanto di più tu fossi, e lo sei. Poterti farti vedere e portarti chi sei, dove meriti. Ma niente, ti sei arresa.
(E questo non è essere “razionali”, ma ben altro: significa non essere più niente).
Ti sei voluta confondere in questo schifo, diventando come loro, nella mediocrità. “Eri Bellissima”, ora rischierai di diventare una macchia ignota, e l’unica persona al mondo ad avere un bel ricordo di te, resterò io.
Sei molto più di tutto questo. Anche se l’hai perso.
La luce che viveva nei tuoi occhi, si sta spegnendo e temo che non farai nulla per farla risplendere.
“Stai bene lì con te?”
E ti terrai il bambino, il mio bambino, che guardava la tua bambina, e si era innamorato, con quegli occhi innocenti che aveva, spento, lì, da qualche parte.
E ci perdiamo, nei ricordi.
Sono molto più di tutto questo, perché non mi sono mai arreso. Ho ancora sogni da realizzare, e legare la mia vita alla sua, era solo uno dei tanti.
Ed io, voglio raggiungere altre vette, io non voglio dire che la mia vita è già finita, io in Francia ci voglio ancora andare.
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I giovani, come me, pensano o pensavano di cambiare il mondo. Il futuro era nostro, lo stesso che stanno distruggendo o cercando di cancellare, insieme al pianeta, proprio quelli più grandi, spesso, proprio coloro che si è eletto. Un tempo si credeva che davvero saremmo stati in grado di farlo, oggi molti sono caduti nell’apatia, nel cinismo e mancanza di concretezza. In un certo senso, abbiamo fallito, perché abbiamo cercato e stiamo ancora cercando un’illusoria perfezione, credendo che il nostro modo di vedere il mondo, sia quello più giusto, il migliore. QUello di oggi, però, è talmente vario, che “il modo giusto”, non esiste più. “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, è forse l’unica cosa concreta che possiamo fare.
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