Avevo scherzato sul fatto che magari sono pazzo davvero…
“Maybe I need a straightjacket
Face facts: I am nuts for real, but I’m okay with that!”
Volevo dire anche che se lo fossi mi andrebbe bene, cercando di scoprire, di svelare il più possibile di me stesso.
Mi rendo conto che con il passare del tempo, io cambio, e ci sarà sempre qualche lato da scoprire, forse è vero che nemmeno noi stessi possiamo conoscerci al 100%, ma poco importa, se quella percentuale che non conosciamo ci darà margine per migliorare.
Io non sto più scrivendo poesie, non sto sentendo nulla. Una sera mi sono bevuto diverse birre senza ubriacarmi, era una cosa psicologica, se ti annoi, se non hai emozioni, non puoi ubriacarti.
Pensavo mi passasse come un livido,
e invece sono ancora qui a pensarci, a non visualizzare storie in cui vedo il suo nome, chiudendo subito.
Sono ancora intrappolato in una scatola dal 2020, non sapendo ancora come uscire da qui. E forse mi illudo a credere che basterà tornare a Bologna, lavorare per far passare tutto, andando in un posto ed in una situazione in cui nulla di tutto questo avrà più importanza.
Voglio vivere in una situazione in cui non ci sarà nulla che mi ricorda il mio dolore, il mio malessere del cazzo.
Sono ancora qui a cercare di ricordare come si fa a vivere, a sentire qualcosa, ma sento sempre più vuoto.
Una parte di me si preoccupa, un’altra vuole che io rimanga freddo e razionale per evitare ogni malessere ulteriore.
Fingo ancora di essere amico di qualcuno, ma la verità è che i rapporti sono finiti, e di loro non me ne frega più niente, o forse provo un po’ di risentimento.
Eppure sono ancora qui a parlare con loro, non lo so, mi sento solo, ma voglio esserlo.
Voglio andare in un posto dove le cose non mi pesano, dove potrei stendermi sull’erba, e non pensare più a niente, perché dove andrei non avrei paura di chi mi guarda, sarei libero.
Vorrei andare da qualche parte, dove quello che penso, quello che sento, gli sforzi che faccio hanno qualche valore.
In ogni caso, non vorrei restare in questa specie di loop.
E io non voglio nemmeno che le persone sappiano di come mi sento davvero, ormai pare che mi vergogno del mio dolore, oppure, ormai ne sono diventato così geloso che non voglio condividerlo con nessuno.
Dato che questo dolore è mio, e non appartiene a nessun altro, mi rendo conto di quanto questa cosa sia strana, sentire una cosa negativa come qualcosa di prezioso, invece di volerla buttare via.
Anche se è il nulla:
“Non avevamo un soldo, senza un soldo
Avevamo niente, quel niente era nostro”
Io non ho altro che questa scrittura come fuga da queste cose, in fondo non c’è altra soluzione.
Non so nemmeno se lo sto facendo per proteggermi, o se seriamente non ci sia più effettivamente nulla capace di farmi sentire qualcosa, facendo le cose per inerzia, e non per altro.
Ancora mi domando se dovrei tenerci ad alcune cose, oppure quando qualcuno non ha intenzione di fare caso al modo in cui mi sento, o la stessa intenzione di coltivare un’amicizia, lasciar stare.
È uno strano rapporto con il cuore, che non riesco a capire se è ancora vivo, o è la mia mente che cerca di ricordarsi come si vive.
O forse sto solo scappando.
“Ti penso mentre sto guidando e non sei più di fianco
Ma tu riesci a ricordarti da che stiam scappando?
Dai bar di merda e il vino bianco, messa Cristo santo
Rincorrendo la tempesta, cosa ti aspettavi in cambio?”
Mi domando allora cosa sia giusto fare, ma ogni volta divento stanco di andare appresso alla gente e lascio fare.
Domando se uno c’è. Ma la mai vita è diventata noiosa e ripetitiva, così tanto che anche il pensiero di andare avanti è diventato stancante, ma è l’unica certezza.
È come se dicessi che molte cose non hanno più importanza, sto lavorando e aspettando il momento in cui posso sentirmi bene di nuovo.
Ormai molte sensazioni negative si sono cristallizzate, non riesco più ad arrabbiarmi, ma la rabbia è diventata parte di me.
Sto cambiando e guarendo lentamente.
E perdonatemi se non sempre porto poesie, o non riesco più a fare come prima, ma non sempre riesco a scrivere come vorrei
E intanto, vi porto questo.
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