Non dovremmo dipendere da niente e nessuno, dovremmo creare una nostra indipendenza.
Una domenica, sono uscito, nonostante ci fosse brutto tempo, e il freddo improvviso che si è abbattuto sulla nostra terra, mi abbia fatto venire un po’ di raffreddore.
Però, quel giorno ho camminato verso la piccolissima stazione della mia cittadina, e mi sono incamminato nello spazio verde adiacente. Lì, c’è una casupola abbandonata, che, suppongo anni fa, doveva essere la stazione di prima. Infatti là, si vedono delle rotaie altrettanto abbandonate.
Non è uno scenario atipico da queste parti: molto viene abbandonato e mai demolito o sostituito. Ci sono case che stanno crollando da sole.
Comunque, ho capito che mancava qualcosa, qualcosa di importante.
Era passata una settimana da quando ho mandato QUEL messaggio, quello che aveva cominciato a farmi smettere di stare male, di tormentarmi.
Come avevo ampiamente previsto, non avevo ricevuto risposta. Ma non voglio mentire: un po’ ci speravo e ci spero ancora.
Ovviamente, non è che ci contassi.
Però, come mi aveva suggerito il mio amico, ho pensato di mandarlo, sperando che “dopo tutto questo tempo”, ci abbiamo tutti messo una pietra sopra.
Forse, tranne me, che ancora spero che le cose cambino, invece di avere, l’ennesimo modo per andare avanti, e le stesse risposte.
Bah! Forse sono davvero un idiota.
Però, oltre a desiderare la sua risposta, di riconciliarmi, avevo anche un altro desiderio: stare meglio.
Quindi, mentre mi ostinavo a raggiungere il punto che vedrete nell’immagine in evidenza di questo articolo (la rimetto alla fine, così se volete, la salvate), stavo pensando a cosa mancasse per smettere di stare male, di incazzarmi.
Capii quindi, che non dovevo dipendere dalla sua risposta, da lei, da nessuno.
Che desideravo l’indipendenza di pensiero, di sentimento, di tutto.
Quindi, vorrei lasciarmi sorprendere dalla vita, senza più svegliarmi al mattino, guardare deluso il telefono, senza nessun messaggio.
Senza il SUO, messaggio.
Insomma, smettendo di pensarci, potrebbe darsi che la vita mi sorprenda per davvero, che quello che voglio accadrà, e lavorare su altre cose, più… facili da controllare.
Anche se più ardue, da compiere, paradossalmente.
Però, almeno sai che giorno dopo giorno, ti avvicini ad un obiettivo.
E non solo: per smettere di starci male, e di pensarci dovevo anche fare un’altra cosa: lasciar andare non solo la rabbia e il dolore, ma anche le cose positive.
Non ci avevo mai pensato prima, mai.
Non sarà mai immediato o scontato, ma si inizia da qualche parte.
Sperando sempre, che le cose migliorino, che ciò che si è perso, venga ritrovato.
Insomma, sto conquistando la mia indipendenza, in tutto, anche se non è mai immediato.
Ma la strada, è chiara.
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