Quanti treni persi,
quanti cieli tersi,
quanti ne ho scritti di versi,
quanti destini avversi.
Così tanti momenti di dolore
Vivi, ed attraversi,
passando da momenti introversi
a momenti estroversi.
Quante notti passate
Cercando di trovare un modo,
quante volte ci ho creduto,
quante volte ci ho sperato.
Ma davanti alla realtà
Ho ceduto,
mi sono ridotto in un brutto stato.
Quanto sono cambiato,
quante lacrime ho versato?
A cos’è servito,
se poi ti danno il benservito?
Momenti passati nel nervosismo,
nella tensione,
sono sopravvissuto
alla depressione.
Non sono riuscito a trattenere l’emozione,
e mi ero trovato dentro questa prigione.
Ho compiuto questa difficoltosa evasione,
dopo una tremenda invasione.
“E tu eri bella da morire
Ma così bella da morire
Che io non vedevo l’ora
Di volar verso la fine
E tu eri bella da morire
Ma così bella da morire
Che io non vedevo
Non vedevo l’ora di morire” …
Mi sono fatto più male di altre volte,
e non sono stato capace di vedere oltre.
Tutto cambia forma,
Basta premere un tasto per bloccare sulla piattaforma.
Ma la vita ha lasciato la sua orma
Ed io sono la mia ombra.
Ho pregato e sperato inutilmente,
tutto sparisce costantemente.
Tutte le credenze distrutte,
esco fuori dal tunnel dell’insicurezza,
vedo al luce di una nuova certezza.
Ora dopo che questa storia è finita,
dopo che ormai anche il desiderio sparisce,
volo verso una nuova vita.
.