Sono ancora qui a sognare,
sono ancora qui a lottare,
per vedere che quello che voglio,
si possa realizzare.
Per poter vedere nei tuoi occhi il mare.
Per non dover più scappare,
per sapere chi amare.
Mi impegno per realizzare i sogni,
che spesso si mischiano con i bisogni.
Tra i dubbi tra ciò che semini e raccogli,
mi perdo tra i miei fogli.
Cara, ci siamo persi nei nostri mondi
Tra quello che dimentichi,
e quello che ricordi.
Oh, dolce parola,
oh, oggetto del mio desiderio,
che aspetto prima della mia ora,
che penso possa essere il mio siero,
che io ti abbia,
valutato un po’ male?
Non ti considero normale?
La soluzione di ogni problema,
di ogni anatema,
ma non è così.
Faccio troppo affidamento,
sul fatto che trovarti,
possa sollevarmi da ogni fallimento.
Forse, amore,
ti ho sopravvalutato,
ora che so come rinunciare,
mi sento rinato.
La speranza mal riposta,
mi ha lasciato senza fiato,
e senza mangiare sul piatto.
Ora, lasciati mettere da parte,
quando capiterà, ci rivedremo,
ci rincontreremo,
e, finalmente, ci sorrideremo,
e come saprei, alla fine di questa poesia,
ameremo.
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La vita a volte,
è scommessa.
È lanciare un dado,
è una rimessa,
è come andare a messa,
sperando che dio esista,
e ascolta davvero, quando qualcuno si confessa.
La vita è un tiro di dadi,
la vita è il rischio da cui evadi,
o almeno ci provi,
tra i problemi vari,
in cui spesso, cadi.
Lo scrittore Volante 