La nuova tanto attesa stagione di Cobra Kai, è stata come al solito molto divertente e coinvolgente, seppure sia una fiction più per ragazzi, teen-agers.
Ormai sono diversi anni che seguo le avventure di Johnny Lawrence e co., uno dei protagonisti, si può dire. Inizialmente, in fondo, Cobra Kai aveva “il compito” di farci vedere l’altra parte, non solo Daniel, il celebre protagonista di “Karate Kid”.
Ovviamente nel frattempo la trama si è sviluppata insieme ai personaggi, una delle cose più lodevoli.
In questa quinta stagione, vediamo Johnny che smette (da una parte) di essere una testa calda, o perlomeno, ci prova. Tuttavia alcune caratteristiche rimangono, e sono proprio quelle che ce lo fanno amare.
Dato che SPOILER ha un figli* in arrivo, decide di cominciare a mettere la testa a posto, lui un uomo disordinato, incasinato, molto semplice ma di gran cuore.
Si vede una scena in cui aveva reso casa sua un tale porcile che aveva blatte come coinquiline, effettivamente abbastanza disgustoso.
Ci sta con il personaggio, in effetti: una persona quasi sempre ubriaca, che però si può dire che faccia e abbia fatto a botte con la sua depressione.
Secondo me anche se non lo esplicitano Johnny soffre/soffriva molto: è il tipico personaggio che è caduto più volte, e si è rialzato, a fatica.
Ricordiamo che all’inizio era senza un lavoro, era solo e appunto, un ubriacone. Come possiamo definire tale stato se non depressione? Magari molto stressato, ma, secondo me, è questa una delle cose più importanti.
Un uomo di mezz’età inizialmente senza famiglia, senza arte né parte, non sapeva dove sbattere la testa… finché non incontra Miguel e decide di aprire il dojo, chiamandolo Cobra Kai.
Come sappiamo (dato che siete qui a leggere la recensione della 5 stagione… quindi SPOILER non so fino a che punto) lui perde il dojo e riapre “Eagle Fang”.
Da fan di Johnny, ovvero per me il personaggio più interessante e carismatico, credo che se ci dovrebbe essere o ci sarà un lieto fine, dovrebbe essere lui che riapre il Dojo “Cobra Kai”, questo è il lavoro che davvero sa e deve fare e lo renderebbe felice. Ci auguriamo tutti finisca così, con appunto i suoi due figli (o dovrei dire tre, comprendendo quello in arrivo, dato che Miguel ormai è “adottato”), e continuando a insegnare il suo karate.
Sono partito da lui perché mi ha fatto piacere vedere che è cambiato, è maturato, e finalmente lui e Daniel fanno amicizia, mettendo (di nuovo FINALMENTE) da parte i vecchi rancori.
Infatti, avranno tirato anche fin troppo per le lunghe le discordanze tra i due personaggi, faccio infatti una critica ai creatori della trama: ovvero aver insistito troppo sulla testardaggine dei due, anzi, soprattutto di Daniel che ha continuato a credere che “il modo corretto” di fare karate fosse il suo.
In fondo si può considerare un’arte marziale come uno sport, una disciplina. Quindi come ognuno ad esempio, gioca a calcio in modo diverso, con il suo stile, questo riguarderà anche il karate.
Come in ogni cosa: non è lo strumento, l’oggetto ad essere malvagio, ma l’uso che se ne fa, quindi il Cobra Kai non è “malvagio”, lo è chi lo usa per fare del male.
Per questo credo che Johnny potrebbe “ripulire” il nome della sua casa d’origine, facendo in modo che i suoi studenti possano sia imparare la disciplina senza diventare violenti bulli, come abbiamo visto fare anche fin troppo spesso.
Comunque, qua vediamo un Daniel diverso, che comincia a credere di essersi sbagliato, che non ci sia un modo “giusto” di insegnare una disciplina, e finalmente, si convince e chiede aiuto.
Compare quindi Chozen, personaggio di Karate Kid 2 il “cattivo”, che ora però è amico ed alleato di Daniel, tentano insieme di smascherare le malefatte di Silver, che (senza dirvi troppo) farà sempre di tutto per sfibrare la determinazione di LaRusso, portandolo a dubitare di sé stesso e a buttarsi giù.
Proprio grazie al suo vecchio nemico, Johnny, si riprenderà e insieme andranno contro Silver e la sua “gang”, di cui fa parte anche un personaggio interessante: la figlia del maestro di Kreese e di Silver, ovvero da chi è nato il tutto. Il suo nome è Kim Da-Eun.
Ed è interessante perché vediamo anche le origini di questo stile e come i due personaggi stavano imparando.
Insomma tante cose buone e belle, che rendono la serie abbastanza scorrevole. La trama in fondo è piuttosto semplice ed è interessante come ci facciano vedere le diverse visioni dei personaggi.
Alla fine tra le tante cose mi domando: Silver è così “di suo”? oppure è stato proprio Kreese a renderlo così? Se non fosse stato per lui, il vecchio se ne sarebbe rimasto a vivere la sua vita da ricco, fino alla pensione o morte, senza fare null’altro; una vita tranquilla.
Quindi Silver è così perché c’è un motivo specifico? Probabilmente è stata solo la cattiva influenza di Kreese.
Ho comunque delle critiche da fare: tanto per cominciare la trama è ormai abbastanza ripetitiva, prevedibile e anche un po’ senza senso o noiosa.
Come dire: (SPOILER, attenzione. Ora dirò cose sulla trama, per fare la mia critica, occhio)… che senso ha alla fine “fare ubriacare” i personaggi per andare ad assalire Silver in casa sua? Serviva questa scusa, insieme al personaggio Mike Barnes che non si capisce bene perché li rapisce nella limousine con loro dentro? Che voleva fare? Boh.
Cioè dando la scusa dell’ebbrezza li volevano far combattere contro Silver, praticamente.
Io penso (e non credo di sbagliarmi) che gli ideatori si sono resi conto che sarebbe stata sempre la stessa storia: ragazzi che si incontrano in giro e si picchiano, bullismo e tutto si sarebbe “risolto” con l’ennesima gara ufficiale.
E così hanno (o avranno) pensato:”occazzo, ma così è sempre uguale”. E tipo come Boris ce qualcuno che dice:”Facciamoli sc***e, così de botto senza senso”
“GENIO!”
Insomma è qualcosa di simile, dai.
citazioni al capolavoro a parte, la questione è quella.
Ovviamente tutto finisce in smancerie e bacini tra ragazzi, che si sono riconciliati e tutto bene. La parte romantica che va e funziona per i più giovani ma da adulto, non me ne potrebbe fregar de meno, onestamente.
Magari sono io, ma preferisco la parte dei combattimenti, del credo della disciplina, per me sono le cose più interessanti, ma ci sta questo contorno.
Quell’altro che non ci sta è il tradimento di “penis-breath”, a caso, senza tante spiegazioni, che svela alla fine di essere un traditore, proprio all’ultima puntata, per poi rendersi conto di aver sbagliato.
Quindi questo tradimento, che senso ha avuto inserirlo? Per fare una specie di colpo di scena? Ehm, abbastanza imbarazzante ed inutile.
Infine come ultima critica, inserisco certe scene con certi attori che non sono poi così splendidi, per non dire altro.
Ricordo la scena in cui costringono Tory a picchiare un blocco di pietra, e i tre scagnozzi vogliono impedirle di andarsene a casa.
E i loro movimenti erano così meccanici e rigidi che veramente, non sembrava stessimo parlando di persone che lavorano ad una serie di grande successo.
Detto questo, scusate, sarò andato per le lunghe ma ci tenevo a dire tutto.
Ribadisco: ci sta essendo una serie per giovani, che coinvolge attori giovani, di conseguenza, magari non sempre esperti.
Molti si innamorano più di certi personaggi, non tanto per come sono fatti, secondo me, ma sono gli attori ad avere il carisma giusto, indecentemente dal fatto che siano buoni o cattivi.
Mi ha preso meno della serie precedente, e beh, traballo tra un 7-5-8 di voto.
Fatemi sapere la vostra e alla prossima.
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