Parte 7 qui.
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Quel luogo lugubre, rappresentava il morente passato dell’uomo.
Se avesse potuto scegliere, avrebbe perso anche tutti, tranne lei. Forse era vero che gli amici gli volevano bene come dicevano, ma da come spesso gli sembrava, denigravano i suoi sogni e desideri.
Anche quelle persone, ormai, avevano mutato aspetto ed importanza.
Si sentiva al sicuro, solo con pochi. E con Sé stesso.
Eppure, ancora combatteva, ancora sperava nel ritorno di quella persona.
Vide gli altri esseri con la testa di corvo: una volta gli voleva bene, ora non provava altro che rancore e disprezzo, perché sapeva che quelle creature, avevano contribuito a farla perdere.
Con sorpresa di Gugu, chiese a Randurass un’arma. Ma non ricevette la katana come si aspettava, ma una mazza.
I due, video l’uomo uccidere con una mazza gli uomini-corvo, tranne lei. Urlando contro di loro:
- È per colpa delle vostre cagate, di quella città del cazzo, che l’ho persa, bastardi!
L’uomo stava chiudendo anche con una certa violenza, una parte del suo passato.
- Io sono responsabile delle mie azioni, ma non di come voi le interpretate!
Massacrò quegli uccelli piangendo, imbrattandosi di sangue.
- Vi volevo bene, brutti bastardi…
Gli uomini-uccello gridavano e gracchiavano dal dolore, gli spaccò talmente tanto la testa, che era scoperto anche il teschio.
Erano non-morti, morti.
Nient’altro che ombre, su cui sfogare la sua rabbia.
Pianse, disperato, rassegnato. Pianse, perché non avrebbe voluto fare in quel modo, non avrebbe voluto perdere nessuno.
Il suo unico augurio era di rivederla, ma in circostanze nuove, diverse. In cui potevano volersi bene per davvero.
Pianse, perché non era possibile per lui, fare altro, perché non c’era sentimento peggiore della rassegnazione.
Non avevano altra scelta che abbandonare lì, quella nave fantasma, non era più tempo di navigare i mari: quindi, la nave sarebbe rimasta con il nome: “Lo Scrittore Volante”, avrebbe viaggiato nel mare, come l’Olandese, piena di fantasmi e mostri, che ora, l’uomo stava abbandonando.
Ora viveva in una città, e usava altri mezzi di trasporto. Non era più un marinaio.
Quello, era il suo nuovo mondo.
Un mondo totalmente diverso, strano. Con la fine di molti sogni e speranze, fine delle illusioni, ma in qualche modo, ancora con il desiderio di stare accanto ad una persona una sola.
Vedere se un giorno, avrebbe avuto voglia di essere ancora sua amica.
Avrebbe sacrificato amicizie, per la sua, tenute solo quelle che voleva per davvero. Perché alcune di esse, ormai, erano diventate come comparse.
A lui, interessava l’essenziale.
Infine, i 3 lasciarono l’isola, e alle spalle, il passato.
Chissà se nel futuro, una sola persona, tra tutte sarebbe tornata, e ci sarebbe stata?
Nel frattempo, l’uomo vedeva solo grosse delusioni, ed era sempre più stanco.
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