Ne abbiamo parlato anche nel nuovo podcast di oggi.
In questa società odierna, il “complottista”, è considerato un becero ignorante che vive nelle caverne, un primitivo, troglodita, ignorante.
Secondo me stiamo perdendo i punti più importanti: ultimamente sembra esserci una grande discriminazione per chi non si è vaccinato, per chi ha idee in contrasto con la massa.
Premetto che io non sono un complottista, che mi sono fatto le tre dosi che finora sono state fornite dallo stato, ma ho anche avuto a che fare con chi era/è contro il vaccino, lo stato, contro queste imposizioni.
Secondo me, c’era un modo solo per evitare questo prolungamento delle polemiche. Perché dico “Prolungamento”?
Ho la mia idea: se si fosse fatto il vaccino obbligatorio fin da subito, ci sarebbero state polemiche, ma, alla fine, nessuno avrebbe potuto veramente controbattere, sarebbero stati tutti vaccinati, e quindi meno contagi, meno polemiche e(penso) anche, meno morti.
Invece, si è voluta tirarla per le lunghe, e io penso che il motivo principale sia quello di volerle le polemiche e non evitarle, come sembra.
Perché in questo modo, dando passo dopo passo obbligo vaccinale a più categorie, fino a quando non saranno tutti vaccinati, tu hai spalancato le porte al complottismo e ai cosiddetti “No-vax”.
In fondo, prima che arrivasse la pandemia, queste categorie di persone, non erano poi così tanto sotto la luce dei riflettori, oggi sono diventati dei “protagonisti”. E queste cose mi hanno fatto pensare che forse è fatto “apposta”, nel senso che mi sembra palese che i media ci marciano sopra.
Ricordate, ad esempio, il lockdown? La gente sempre incollata alla tv per saperne di più e i giornalisti lo sapevano. È facile, no? Più ascolti = più guadagni.
Chi ci suggeriva di non guardare la tv, aveva ragione. Si poteva (e si può) essere informati anche in maniera diversa, senza l’enfasi del giornalista che sta lì a metterti nel panico, quando suggerisce a tutti di non andarci, è la psicologia inversa, in fondo.
Almeno queste sono le impressioni che ho avuto, guardando mia madre sempre davanti alla tv, e essere in ansia perenne.
Anche io lo ero, ma volevo tentare di pensarci il meno possibile. È vero che c’è bisogno di un bonus psicologo: queste situazioni ci stanno cambiando, e in peggio.
Penso proprio che la discriminazione verso chi la pensa diversamente, senza nemmeno ascoltare il suo punto di vista, sia una delle cose peggiori che ci possano essere. Il mondo sta cambiando in peggio.
Uno che non si vaccina, è trattato in modo veramente pessimo, a cui, alcuni, augurano le cose peggiori. Di ammalarsi, e forse anche far ammalare, (quindi morire), le persone a lui care. È veramente allucinante cosa sta diventando questo mondo.
Ci sensibilizzano tanto sull’accettare ed accogliere il diverso, ma poi non riusciamo a farlo per i nostri vicini di casa? Solo chi ha un’etnia o un colore di pelle in un certo modo?
Poi perché ci dicono di accogliere solo una categoria di “diverso”, e non tutte? Se esiste il complottismo, se esiste l’ignoranza, non dipende solo da chi vai sui social a raccattare notizie false e bizzarre, che sono create (probabilmente) o da chi è come loro, o da chi vuole farli abboccare e prendere in giro.
La verità è che il cittadino stesso, lo diventa perché non si sente al sicuro, non si sente tutelato dai governi, dai rappresentati, e quindi danno più credito ad una bizzarria sui social, che ai politici, o a chi di dovere.
Ho avuto a che fare con chi è in disaccordo, e vi dico che se qualcuno avesse la voglia di ascoltarli, invece di pensare che siano delle bestie prive di razionalità, potreste anche vedere e sentire che (se non tutto), almeno una parte di ciò che pensano è legittimo e condivisibile.
Ovviamente, non tutto quello che dicono ha un senso, o si poggia su basi serie, ma anche loro hanno delle esigenze, anche loro sono onesti lavoratori e votanti. Io odio quando sento che qualcuno, dicendo sul serio, vuole togliere il diritto di voto a chi ritiene più ignorante.
Invece si dovrebbe aiutare, educare, istruire ed informare meglio. Ma per motivi di media, di economia, di propaganda, tutto questo non si fa. Quindi il mio discorso è abbastanza fine a sé stesso, o per chi si vorrà confrontare con me.
Certamente la società non cambierà per questo motivo… tuttavia so bene come ci si sente, quando escludono o denigrano il tuo punto di vista, solo perché la pensi diversamente, solo perché non è conforme al loro.
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