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Lo scrittore Volante

  • Review:”Bayonetta 3″. Spectacular work!

    gennaio 10th, 2023

    The new game from Platinum Games is the third chapter of the “Bayonetta” saga, which I had the pleasure of playing on Wii U, which tells the story of the witch of Umbra, named after Bayonetta.

    Or rather, a nickname, since the real name (as it turns out in l2) is Cereza.

    For those unfamiliar with this series, you play the role of Bayonetta, a witch, a woman who is eternally young, beautiful and with a statuesque physique.

    In the different chapters, different opponents are fought: the witch has powers related to demons, they can be summoned, and at the end of some combos we will see them appear to give a blow, or parts of their bodies such as punches or kicks.

    Game of the “hack and slash” genre, initially conceived by those who created the “Devil May cry” series, in fact it has many similarities.

    In this we have the world invaded by mysterious creatures, who are neither angels nor demons, they are creatures made with human nature, it seems. Indeed initially, in the game, the demons will not automatically attack these beings, they only do it against the celestial creatures that appear in the previous chapters.

    A combat system linked to martial arts techniques, executable through combos, at least, with Lady Butterfly and with the “the colors of the world” weapon.

    In addition, by dodging at the right moment, the “temporal sabbath” technique is activated (also present in the previous chapters) which slows down time very much, almost stopping it, which allows us to attack enemies for a short time, without risk.

    There is a great variety of weapons that we unlock as the game progresses, to score higher in the various levels we must be careful to take as little damage as possible, spend as little time as possible and perform the best possible combos.

    Unfortunately I’m not very good with combos, it “annoys” me to learn them, maybe they are the ones I’m most passionate about, so I tend to attack “at random”, which however is “rewarded” with “improvisation”.

    In fact, more than the combos, my problems have been too much time or the damage suffered. I have a tendency to think about how to avoid damage etc, so maybe I waste time and suffer, meh.

    We will have to save the world, or rather, the universe from these mysterious creatures, a being who commands them called “singularity”, creeps between dimensions to destroy them.

    An equally mysterious girl named Viola tells us what we should do. It is a geese character we will guide in some chapters, who has powers similar to those of the protagonist, however she activates the temporal sabbath by parrying and only uses Chesire, leaving him free while she can continue to fight with kicks and punches, unlike Bayonetta who when she summons the demon can’t move not to drive demons like puppets attacking enemies.

    It’s a spectacular game, in the sense that it focuses on epic scenes and almost cinematic moments.

    What happens many times? Bayonetta uses scary magic: she rips her heart out of her chest summoning demons in their purest and most powerful form.

    In the first against singularity which becomes a huge beast, for example, Gomorrah becomes a creature that is also colossal, and the two monsters collide, like godzilla.

    Telling you a little about the plot (beware of spoilers) we will move between various dimensions, where we will meet different versions of the witch, who will all be killed by singularity. On the other hand we will have new and interesting weapons, and also demons related to them, to summon.

    Another very interesting thing, I really liked the spider-demon, it gave spider-man vibes, since you move in the same way, throwing cobwebs.

    The game ends with the three Bayonettas we played fighting united against singularity. Horrendous Detection: The creature claims that she had already eliminated them.

    I was convinced that the Bayonetta of 3 was the same as the previous chapters, instead it seems that they “simply” belonged to other worlds. Didn’t all three have the same experiences, then?

    At the end of the game we discover what we had even a little intuition: Viola is the daughter of Bayonetta and Luka, and it could be that she will be the next protagonist in the games.

    It seems they wanted to undo the Bayonettas of every world, so there seems to be no alternative? We’ll see.

    I don’t mind Miss Viola as a character, perhaps less sexy, less flashy, but her fighting style and her character, together with her background, make her a futuristic and interesting character.

    Interesting and also shareable choice: a breath of fresh air, as happened with Devil May Cry 4, when they introduced Nero.

    Will it really be like this? Or as in DMC we will see Bayonetta appear as we see Dante and Virgil appear?

    We’ll find out.

    While not my favorite genre, Bayonetta is now a milestone along with DMC itself. Both the witch and the half-demon are charismatic characters, that’s for sure.

  • Rcensione:”Bayonetta 3″ gioco spettacolare.

    gennaio 10th, 2023

    Il nuovo gioco della Platinum Games è il terzo capitolo della saga “Bayonetta”, che ho avuto il pacere di giocare su Wii U, che narra le vicende della strega di Umbra, dal nome, appunto, Bayonetta.

    O meglio, un soprannome, dato che il vero nome, (come si scopre nel l2) è Cereza.

    Per chi non conosce questa serie, si vestono i panni di Bayonetta, una strega, una donna che è eternamente giovane, bellissima e con un fisico statuario.

    Nei diversi capitoli si combattono diversi avversari: la strega possiede poteri legati ai demoni, si possono evocare, e alla fine di alcune combo li vedremo apparire dare un colpo, oppure parti dei loro corpi come pugni o calci.

    Gioco del genere “hack and slash”, inizialmente ideato da chi aveva creato la serie “Devil May cry”, infatti ha molte similitudini.

    In questo abbiamo il mondo invaso da creature misteriose, che non sono né angeli né demoni, sono creature fatte con la natura umana, a quanto pare. Infatti inizialmente, nel gioco, i demoni non attaccheranno automaticamente questi esseri, lo fanno solo contro le creature celesti che compaiono nei capitoli precedenti.

    Un sistema di combattimento legato a tecniche di arti marziali, eseguibili tramite combo, perlomeno, con Lady Butterfly e con l’arma “i colori del mondo”.

    In più schivando al momento giusto, si attiva la tecnica del “sabbath temporale” 8presente anche nei capitoli precedenti) che rallenta moltissimo il tempo, quasi lo ferma, che ci consente di attaccare i nemici per poco, senza rischi.

    C’è una grande varietà di armi che sblocchiamo con l’avanzare del gioco, per fare maggiore punteggio nei vari livelli dobbiamo stare attenti a subire meno danni possibile, impegnarci meno tempo possibile ed eseguire le migliori combo possibili.

    Purtroppo non sono molto bravo con le combo, mi “scoccia” impararle, magari son quelle che appassionano di più, quindi tendo ad attaccare ”a caso”, cosa che però viene “ricompensata” con “improvvisazione”.

    Difatti più che le combo i miei problemi sono stati il troppo tempo o i danni subiti. Ho la tendenza di pensare a come evitare i danni ecc, quindi magari perdo tempo e subisco, mah.

    Dovremo salvare il mondo, o meglio, l’universo da queste creature misteriose, un essere che le comanda di nome “singularity”, si insinua tra le dimensioni per distruggerle.

    Una ragazza di nome Viola, altrettanto misteriosa, ci dice cosa dovremo fare. È un personaggi oche guideremo in alcuni capitoli, che sua poteri simili a quelli della protagonista, lei però attiva il sabbath temporale parando e usa solo Chesire, lasciandolo libero mentre lei può continuare  a combattere con calci e pugni, a differenza di Bayonetta che quando evoca il demone non può muoversi non per guidare i demoni come marionette attaccando i nemici.

    È un gioco spettacolare, nel senso che punta proprio su scene epiche e momenti quasi da cinema.

    Cosa succede molte volte? Bayonetta usa una magia spaventosa: si strappa il cuore dal petto evocando i demoni nella loro forma più pura e potente.

    (altro…)
  • “Apocalisse Tascabile” – uno spettacolo che rappresenta la realtà odierna.

    gennaio 10th, 2023

    Articol oscritto per MANIFEST: http://manifestblog.it/2023/01/apocalisse-tascabile-uno-spettacolo-che-rappresenta-la-realta-odierna/

    .

    Il titolo dello spettacolo andato sul palco lo scorso 7 gennaio al tip teatro, “Apocalisse Tascabile” è certamente particolare, che sintetizza il tutto.

    Due ragazzi si sono esibiti sul palco e hanno descritto i disagi della loro generazione in pochi passi. Sono un po’ più giovani di me ma condividiamo problemi molto simili.

    I due sono di Roma, descrivono Roma, citando un supermercato e altre situazioni legate al commercio, la famosa “carta fidelity”, paragonandola ad una sorta di carta sacra.

    Naturalmente ciò che vivono queste persone a Roma è una situazione diffusa in tutto il paese, niente di nuovo, diciamo.

    Lo fanno in un modo simpatico, satirico, facendo ridere ed intrattenendo bene il pubblico, con espressioni facciali e battute usate al momento giusto.

    Un ragazzo è uno di quelle persone che si è persa nella “comfort-zone” così la chiamano, ma in realtà è la situazione di stasi dei giovani quando esaurisocno le alternative, laureati e non. Quando dovrebbero cercare lavoro e lo fanno, ma hanno enormi difficoltà e se ne trovano uno spesso può essere poco stimolante dato che può essere che c’entri poco con la loro laurea conseguita.

    Infatti sottolineano ironicamente che certe lauree nel mercato del lavoro odierno sembra non servire, e mi ricordo che in una scena, ripetono di laurearsi in economia.

    Penso che questo abbia diversi sensi: uno è prendere in giro che dice che serve solo una laurea, magari i parenti che ti ripetono ossessivamente che il percorso di studi da te scelto non farà altro che portarti in una strada senza uscita…

    Anche una presa in giro verso quei discorso dei cosiddetti “influencer” o altre persone che trovi  nei reel che provano a venderti le loro cosiddette “soluzioni”, per poter diventare ricco in un attimo, ma poi, è anche un modo per denunciare la situazione drammatica del lavoro in Italia.

    La gente non ci pensa, ma non è così semplice laurearsi in qualcosa, soprattutto se questo qualcosa con te ha poco a che fare.

    Io sono laureato in scienze dell’educazione, ad esempio, ma so che non potrei mai provare a fare materie economiche, matematiche, mediche ecc. perché so di “Non capirci niente”; non necessariamente per mancanza di intelletto, ma perché sono una persona che ha altre tendenze e sono capace ci comprendere altro, e quindi questo è il mio “ruolo”, diciamo.

    Infatti i due ragazzi penso che siano stati autoironici quando hanno preso in giro la facoltà DAMS, in cui (persumo) si siano laureati: hanno rappresentato in modo simpatico e sarcastico diversi pensieri, pregiudizi e luoghi comuni dell’italiano medio.

    Cercavano di rappresentare in tutti questi modi un’apocalisse, non nel senso cristiano ma come una fine della società, come la conosciamo, cambiando il senso sacro della fine del mondo, con simboli della società odierna di vario genere, come “la carta fidelity”.

    Appare un angelo, che dichiara che in realtà è un commercialista, infatti.

    Comunque mi permetto di fare una critica, anzi, di dare un consigli oda umile spettatore: dal mio punto di vista, lo spettacolo poteva durare un po’ meno, i due ragazzi sembrano perdersi nel finale, ovvero che ci “credevano” di meno. Avrebbero dovuto trasmettere la serietà del finale con la stessa intensità della comicità, secondo me.

    Dopo tanto ridere, ci siamo smarriti, non capivamo più se fosse il momento di essere seri o di continuare a ridere, cosa che ha fatto perdere un po’ la concentrazione la nostra empatia con i personaggi.

    Molti spettacoli teatrali che vedo vogliono rappresentare la realtà in diversi modi, credo che sia uno dei vari modi per far sentire la propria voce, forse il migliore, senza vere la pretesa di poter cambiare davvero qualcosa, forse sono sfoghi, forse sono messaggi.

    Sembra che se parli troppo, in questo modo, in questo senso. Se ne parla tanto, ma cambia sempre poco o niente.

    Non ci resta che il teatro.

    Comunque molto bravi, spettacolo piacevole e ringraziamo sempre il tip per il suo lavoro di divulgazione culturale.

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