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Lo scrittore Volante

  • Niente di speciale.

    febbraio 20th, 2023

    In fondo io, lo so…

    Non sono niente di speciale. Qualcuno mi dice che sono buono, per qualcuno sarò un mostro,

    ma io non sono niente di speciale. Sono una persona normale, e penso che i miei problemi siano cose che “succedono solo a me”,

    ma sono uno fra tanti.

    Nulla di speciale, appunto.

    Non so mai dove vada questa vita,

    sbaglio, so di sbagliare, poi queste cose le lascio stare, poi dimentico di scrivere, poi non c’ho voglia, non ci credo più, non me ne frega più niente di come morirò, e manco di come vivo.

    A volte non voglio nulla, nemmeno le cose che desideravo più di ogni altra cosa, non voglio che il tempo si fermi, non voglio tornare indietro, a rimediare ai miei sbagli.

    Quando sei andato troppo avanti, non sapresti più cosa fare tornando indietro, no? Ormai hai chiuso, cosa ci devi fare indietro? Ormai ci sono altre scelte,

    per noi, che nel passato non ci vogliamo vivere.

    Cosa dovrei dire a lei, ormai? Se non semplicemente: “ti chiedo scusa, ho sbagliato”.

    Finisce qui, finisce lì, dimentichiamoci, dai.

    Io non dimenticherò, tu ti ricorderai di me come un qualcuno che ti ha fatto solo male.

     E come me altre persone, in un mondo ed umanità così vasta, con cose che si muovono, così velocemente, a volte, che il tempo è passato senza che nemmeno tu te ne possa accorgere.

    E ormai le cose che passano ti vengono a prendere, ti portano via dal presente, ti portano via dal passato in cui rimani bloccato, prima o poi…prima o poi.

    E l’idea che un giorno si volerà, diventa sempre più concreta.

    E dove sparirò? Dove spariremo?

    Chissà se mai riuscirò a pubblicare un libro,

    chissà se qualcuno mai mi leggerà come vorrei?

    Chissà, boh.

    Vorrei solo lasciarmi trascinare da qualche altro mare, dimenticarmi la vita di ora, e farne un’altra, così come tanti, così come troppi.

    Io, niente di speciale.

    A sperare che qualcuno torni, a volersene andare, a voler vivere…

    E poi fammi sapere,

    che fine farai.

    Ed io, scomparirò.

  • Sopravvissuto.

    febbraio 2nd, 2023

     Non sto riuscendo a trovare la voglia di scrivere, o l’ispirazione. Ho cominciato a farlo perché ho come “sogno nel cassetto” quello di diventare uno scrittore, ma sarebbe meglio concentrarsi dui romanzi che su robe del genere, non credo di essere tanto portato per la poesia, a dire il vero.

    Ho anche esaurito una fonte di ispirazione, diciamo.

    Finisce l’infatuazione, innamoramento…ossessione finisce anche il resto, e si comincia ad essere più razionali cercando di trovare più una spiegazione logica ed una conclusione, piuttosto che lasciar scorrere le emozioni e scrivere poesie e tanto altro.

    Quindi dovrei forse riprendere i romanzi, quelli veri e non esperimenti, scritti qua, ma non ho neanche la voglia ora, ora…sono in un momento di ripresa, dopo essere stato immerso nella rabbia, disperazione, depressione. Riconoscendo i miei limiti e quelli degli altri.

    Mi sono un po’ chiuso in me stesso, aprendomi a me stesso, però, vedendo chiusura soprattutto mentale da parte degli altri.

    Ho smesso di scrivere anche perché alcune persone di qua hanno voluto usare e hanno anche usato, i miei scritti contro di me, a livello personale.

     E credo che sentirsi liberi di esprimersi sia essenziale per chi scrive.

    Credo che non avrò l’ispirazione giusta per molto tempo, sono preso dallo studio, da altre cose e ormai sto trascurando l’account instagram, così come artecentrismo.

    In realtà sto prendendo una pausa dai social, mi annoiano e ho anche visto che a lungo andare e ad uso prolungato causano più danni che il resto.

    Vivo in un posto dove vedo le persone quasi ossessionate dal pubblicare sempre storie, ho poi presente amici bolognesi che non pubblicano mai niente. In questa città c’è veramente molta gente “impegnata” a pensare a cavolate.

    Forse se lavorassimo veramente, avremmo meno tempo e voglia di pensare ai gatti degli altri, così ossessionati dal parlare alle spalle della gente…

    Non c’entro niente con tutto questo,

    ma è proprio capendo tutte queste cose che mi son voluto dissociare, distaccare e pian piano fare pulizia e sbarazzarmi di tutte le presenze tossiche.

    A me interessa creare, fare arte, far riflettere, se scrivo. Un romanzo deve essere letto, non vissuto dietro le immagini di un social.

    Tanto si pubblicano tante cose che la gente non capisce e nemmeno gli interessa, i social funzionano così, in fondo.

    È il mondo della superficialità, ed io non sono superficiale, è facile, è semplice.

    Nemmeno riesco a scrivere recensioni, ma erano tutti esperimenti, mi interessano solo i romanzi in caso, così come l’essenziale.

    Non si badi a quello che non serve.

    Mi sono pentito di molte cose, mi pentirò di altre, così è la vita, da un certo punto di vista.

    Va bene così, invece di cercare scuse, cerchiamo un modo per riflettere, e sapere come riflettere.

    Io ho avuto la sfortuna di crescere in un posto dove l’apertura mentale è una cosa più unica che rara, non c’entro nulla qui, e ci sto da troppo.

    Non ho più nulla da fare qui, più nulla da dire. È come se la persona che ci sta vivendo ora, non sia che un fantasma, sono già mentalmente fuori da qui.

    Questo articolo un po’ è per dare un saluto,

    ci vediamo se mai dovrò riprendere a scrivere, ma … probabilmente non con la stessa costanza.

    Sono sopravvissuto ad un grande male.

    E questo non si piò dimenticare, nonostante tutto il male che ho vissuto, sono ancora vivo.

    Questo ora mi basta e mi avanza.

    E questo foglio bianco, non vedrà il nero, per ora.

  • I was Wrong.

    gennaio 12th, 2023

    I was wrong.

    It doesn’t happen often to say it, to hear it said, and above all to affirm it to oneself.

    I thought different things, certainties that collapsed, or at least, so I thought they were.

    In the end they were just illusions that didn’t have such a solid foundation.

    How is maturity measured? Of course not. I have heard that some are “more mature” than others, especially they are affected if he is a younger person.

    But there is no real “more or less”, a “Higher” and “Lower” and when humanity begins to understand this, it will truly be a better world.

    There is only the DIFFERENT, the characters and personalities and characteristics.

    Perhaps the younger boy who seems more “mature” to us is simply more rational. On the other hand then we have perhaps a person who has not yet learned to reason. Then the limits on both sides. The younger boy won’t listen too much to emotion, and the younger boy will listen too much.

    They are two people who have limits, there is no superiority or inferiority. And I thought there was I was wrong for a long time.

    Just as I was wrong to think that people should change and mature in a certain way, and make certain choices accordingly.

    I said that some women would change, grow and mature after we, from the outside, saw them and believed them to be immature or childish.

    But who tells me, who tells us that in reality they have really matured in their own way? The choices they have made are not “in our favor”, that is, they do not become “better” and they try to forgive, to redeem themselves, to close the past.

    Nothing is guaranteed.

    Who can ever tell us that things will have the “right conclusion”? in reality everything goes into oblivion as soon as something ceases to be interesting.

    In the end no one gives a shit anymore, I was forgotten, shall we say, as soon as I stepped away from the spotlight.

    I was wrong, because I believed that other people have a desire to become better, like me. but many people don’t want that, instead preferring the older, younger version of themselves, when they thought they were better off, but they only see the positive.

    But do we really change, do we mature? Maybe we always stay the same. The only thing that really changes, perhaps, is learning not to repeat mistakes.

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