Mi sono sbagliato.
Non capita spesso di dirlo, di sentirselo dire, e soprattutto affermarlo a sé stessi.
Pensavo diverse cose, certezze che son crollate, o almeno, così credevo fossero.
Alla fine non erano che illusioni che non avevano poi un base così solida.
Come la maturità, si misura? Certo che no. Ho sentito dire che c’è qualcuno di “più maturo” di altri, specialmente sono colpiti se è una persona più giovane.
Ma non esiste un vero e proprio “più o meno”, un “superiore” ed “Inferiore” e quando l’umanità inizierà a capirlo, sarà veramente un mondo migliore.
Esiste solo il DIVERSO, i caratteri e le personalità e caratteristiche.
Forse il ragazzo più giovane che ci sembra più “maturo” è semplicemente più razionale. Dall’altra parte allora abbiamo forse una persona che non ha ancora imparato a ragionare. Allora i limiti da una parte e dall’altra. Il ragazzo più giovane non darà troppo ascolto alle emozioni, e l’altro invece ne darà troppo.
Sono due persone che hanno dei limiti, non si ha superiorità o inferiorità. Ed io ad aver pensato che ci fosse ho sbagliato per lungo tempo.
Così come ho sbagliato a pensare che le persone dovessero cambiare e maturare in un determinato modo, e fare determinate scelte di conseguenza.
Dicevo che alcune donne sarebbero cambiate, cresciute e maturate dopo che noi, dall’esterno le vedevamo e credevamo immature o infantili.
Ma chi mi dice, chi CI dice che in realtà alla fine son maturate davvero ma a loro modo? Le scelte che hanno fatto non sono “a nostro favore”, ovvero non diventano “più buone” e cercano di perdonare, di redimersi, di chiudere il passato.
Nulla è garantito.
Chi mai ci può dire che le cose avranno la “giusta conclusione”? in realtà finisce tutto nel dimenticatoi non appena una cosa cessa di essere interessante.
Alla fine a nessuno frega ormai un cazzo, sono stato dimenticato, diciamo, non appena mi sono allontanato dai riflettori.
Mi sono sbagliato, perché credevo che le altre persone avessero il desiderio di diventare migliori, come me. ma molta gente non lo desidera, preferisce invece la versione precedente di sé, più giovanile, quando credevano di stare meglio, ma vedono solo il positivo.
Ma davvero cambiamo, maturiamo? Forse restiamo sempre gli stessi. L’unica cosa che cambia per davvero, forse, è imparare a non ripetere degli errori.
Ma le nostre personalità restano, non si sfugge. Non possiamo cambiare quelle, anzi, ho notato che si cresce conoscendo sé stessi, e più lo faccio più scopro lati di me ignorati o coperti, e approfondisco la mia personalità, che è sempre stata quella, in fondo.
Certo, posso dire che è stata modificata con il tempo e le esperienze, quindi non sarà certamente uguale a quella di una persona più giovane.
E a questo nessuno sfugge, nemmeno chi insegue il sé più giovane, correndo come dei pazzi.
E nel mio caso:
“ Passa un altro anno e al tempo non gli sfuggi
Ormai più che Rambo qua, sembra Fantozzi contro tutti”.
Mi sono sbagliato, ho creduto certe cose più importanti di altre, ho creduto con la mia intelligenza di poter fare tutto, che ad ogni problema c’è una soluzione.
La verità è che c’è, ma la forza di volontà, la volontà è la realtà sono più forti di ogni altra cosa e possono schiacciare ogni speranza.
Ricordo quando la mia priorità era quella di recuperare dei rapporti persi, con quelle persone di cui ormai, posso pronunciare i nomi, ma erano quelle lì, della Radio.
Mi dicevo che dovevo trovare un modo, ora, in questo 2023 ho solo un’intenzione, mai più a cercare di cambiare la realtà. Molto ambizioso, molto interessante, ma… ma si deve pensare ad altro.
In fondo lo diceva anche Vialli: “Non c’è tempo”.
e forse ne ho sprecato anche troppo.
Mi sono sbagliato, non posso farci niente, il passato non può essere cambiato, non c’è altro da fare che andare aventi. Questo futuro che io accolgo, a differenza di molti, con entusiasmo. Perché penso davvero di essere migliorati e penso davvero che ci potranno essere cose migliori. E lo vedo, perché magari le personalità non cambiano, ma lo fanno le scelte, e anche come affrontare la vita.
Confidarsi poco, dire poco, o non dire proprio nulla. Capire a chi dare il cuore e prendersela magari con calma, curiosità, e farsi e fare SEMPRE domande.
Ma le risposte, dove le cerchi? Da tutte le parti, poi nessuno ne ha davvero una. Ognuno si fa la sua, come la sua verità. Dato che comunque non esistono regole generali da seguire, mai.
Esistono solo le proprie, così come ti senti, non si può cambiare davvero, non si può forzare un cambiamento.
Ed ora?
Ed ora vediamo, mentre mi mordo le labbra, sapendo che ormai non rivedrò certe persone, che ciò che è perso è perso, almeno così sembra. Finché non si muore non si sa mai.
La realtà riempie veramente di tristezza, finché, non arriva la gioia, e ognuno la cerchi e la trovi dove gli pare.
Amore, carriera, lavoro, sé stessi, dentro le proprie passioni, nella natura, in mezzo al silenzio degli alberi, dentro le parole che si scrivono.
Una replica a “Mi sono Sbagliato.”
Sbagliare è umano perseverare è diabolico ma credo che fino a qui ci siamo. Leggendoti ho percepito tra le righe quella fortissima malinconia per qualcosa che non è andato bene che non ha avuto il successo meritato e che speravi di meritare. Oppure ci sono state persone che ti hanno deluso o che hai deluso involontariamente e ti hanno voltato le spalle ma tu rimani sempre te stesso e sul pezzo che prima o poi e forse piu’ poi che prima ma potrebbe essere anche di no, le cose cambieranno in positivo.
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