Io credo che in certi momenti della vita, è normale chiedersi con chi si ha a che fare.
Alle prime liti, alcune persone non sanno fare nulla, non sanno confrontarsi, vogliono solo prevaricare e niente, il rapporto finisce tra parole pesanti e nervosismo.
E poi agli occhi delle altre persone, tu, che volevi chiarire, sembri essere il pazzo. Sì, forse non sempre si ha la razionalità e la freddezza di lasciar stare, di capire che nei momenti di rabbia devi lasciare stare, o che semplicemente, non sempre ne vale la pena… però, se uno ci tiene, ci prova.
Sono colpito dalla mancanza di maturità, per poter risolvere un conflitto. C’è solo il rifiuto del confronto, come se avessero paura di avere torto.
Vogliono restare nei loro mondi fatati in cui pensano di avere ragione solo loro, in cui le liti non capitano, e se capitano, non è colpa loro.
Io mi domando, ma queste persone hanno mai litigato? Dicono di avere avuto relazioni, ma avranno mai avuto incomprensioni?
Certo, queste relazioni sono finite e bisogna chiedersi il perché: la cosa buffa è che per alcune di esse riconoscono di avere la colpa.
Eppure, quando è capitato di litigare con me, hanno sempre avuto un atteggiamento di superiorità, ed è sempre stato questo quello che mi ha fatto particolarmente incazzare: mai mettersi un attimo ad ascoltare, a capire l’altra persona.
Niente, le liti servono a crescere e capirsi meglio, ma solo dopo un dibattito, e capire i punti di vista rispettivi, senza necessariamente essere d’accordo.
Che tristezza.
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Lo scrittore Volante 