Forse sarò un po‘ esagerato stavolta, forse eccessivamente sincero, come spesso mi capita anche nella cosiddetta “vita reale”.

Ci sarà ben poca poesia, come spesso succede, quando si parla di verità, ma è giusto parlarne, quando siamo” illuminati” da qualcosa.

 A proposito di luce, in un libro che sto leggendo ultimamente, si fa riferimento a come per essere liberi, dobbiamo appropriarci della nostra oscurità, del nostro buio, di quel lato che solo noi siamo in grado di comprendere.

Quel bellissimo lato che teniamo nascosto, in cui possiamo dire e pensare quello che vogliamo, senza conseguenze, anche i pensieri più oscuri, perché come dice qualcuno, è proprio conoscendoli e vedendoli, che eviti che accadano nella realtà.

Ecco, ora che mi accorgo che non si può pretendere nulla da nessuno, forzare alcun amore, aspettarsi che gli altri si comportino secondo la tua visione delle cose è sbagliato, ecco.

Ti comporti bene con qualcuno, ma pretendi che ricambino? Non è scontato. Anzi, il tuo desiderare che le persone si comportino come vuoi tu, le allontana.

Non lasci libere le persone, le donne, di scegliere. Ahimè, ormai so molte cose.

Capisci perché certe cose accadono, perché siamo respinti, e stiamo qui a dannarci l’anima, a sperare, a pretendere, ma non siamo poi così importanti.

Esempio: eviti di mettere “like” e di vedere le storie di qualcuno, pensando che così la colpirai, ma questa è presunzione.

Come se veramente fossi così importante da influenzare la giornata di una persona, che andrà avanti benissimo anche senza di te, senza queste cose.

Non siamo così speciali come crediamo di essere: dovremmo decisamente scendere dal piedistallo su cui crediamo di stare.

La donna che credi che si dispiacerà, non lo farà, non darà lo stesso peso alla cosa che tu dai. E di ciò nemmeno te ne rendi conto, perché, ahimè, stai compiendo in parte lo stesso errore che anche io ho fatto in maniera sì, inconsapevole: credi di sapere cosa pensa l’altra persona.

Eppure poi diventa palese che l’indifferenza che riserva è la risposta alle tue dannazioni.

Quindi lo capisci, non sei poi così importante, e non è così che lo diventi.

Poi nella vita, comunque, tutto appassisce, tutto passa.

Mi sveglio ogni giorno, e comunque appena lo faccio, penso sempre alla stessa persona.

So che non posso farci nulla, mi alzo, faccio le solite cose, e beh, adesso per chi potrebbe essere più sensibile, entrerò in particolari più “scabrosi”.

Mi capita, ad un certo punto del giorno, per scacciare il pensiero di lei, spesso mi sono, beh, masturbato pensando a lei.

Ultimamente ho capito però che il mio desiderio si è esaurito, così, quando devo sfogare la mia mancanza di… amore (e beh, sì, anche altro), uso altri mezzi.

Quindi così, senza nemmeno farci caso, dopo averlo fatto per lungo tempo, forse anche per forza dell’abitudine, passa.

Te ne fai una, poi noti che addirittura un po’ ti annoia, non è più eccitante, non è più emozionante.

Sì, insomma, finalmente, un po’ di libertà, bello, no?

Peccato che non sia stata una cosa così semplice, anzi… ma ne abbiamo già parlato.

Buffo come io pensi che ora, alla luce di queste cose, non saprei proprio cosa farci, in caso, con questa persona… do sempre per scontato che è finita lì ed è parecchio probabile sia così.

Tipo al 99,99999999999999999999999999%, roba che solo un miracolo, o apparente tale, potrebbe cambiare.

Ma devo ammettere che come sempre, sarei curioso di vedere cosa farei se accadrebbe. Mi piacciono gli imprevisti, sono quelli che mi fanno sentire più vivo.

Ad ogni modo, chiudo ringraziando e a modo mio, dicendo “addio” a S****. Le cose non saranno andate come speravo, ma ora, paradossalmente, possiedo tutti gli strumenti necessari per far funzionare tutto.

Grazie, S.

• Paolone.