Recensione:”Days of The Lost” – The Halo Effect.

È passata più di una settimana dall’uscita di questo disco, ma non ho potuto dedicarmici per bene. Era proprio il 12 agosto, giorno del mio compleanno in cui è uscito il primo lavoro dei “The Halo Effect”, progetto costruito, tra gli altri, da musicisti storici come Mikeal Stanne, frontman dei Dark Tranquillity e Jesper Strombald, storico chitarrista degli In Flames.

I due si saranno conosciuti agli inizi della band death-metal svedese, Mikael, era il cantante dei primi tempi, prima che ne prendesse il posto Anders Friden.

Questo preambolo per affermare che sono stato piacevolmente colpito dal ritorno di questi grandi insieme e che Jesper sia tornato a suonare in un gruppo dopo tanto tempo, dopo aver abbandonato gli In Flames.

Infatti, ho sempre ritenuto Jesper un grandissimo chitarrista, senza nulla togliere a chi ha preso il posto; Bjorn Gelotte.

“Days of The Lost”, infatti, presenta diverse influenze di entrambi i gruppi, lo stile è sicuramente molto simile ad alcuni lavori precedenti degli In Flames, un suono quindi meno cupo per alcuni tratti, dei Dark Tranquillity.

Per me i due si sono ritrovati per fare qualcosa che potesse fare contenti entrambi, in particolar modo credo che Jesper si volesse sentire più libero a fare la musica che gli piace fare. Si è ipotizzato che non si trovasse più con il cambio di stile degli In Flames e quindi hanno cominciato questo percorso.

Le influenze dei “vecchi” In Flames, secondo me, si sente soprattutto nelle prime tracce, l’album inizia con uno dei singoli che ne ha anticipato l’uscita:”Shadowminds”, un inizio travolgente, che inizia con degli effetti che ci portano nel giusto mood ed avventura musicale.

“Conditional”, la traccia n°4, mi ha invece ricordato i Dark Tranquillity, anche quelli attuali.

È un death metal tutto growl, non ci sono parti cantate “clear”, quindi suppongo che sia un death più classico e spinto.

Anche se ovviamente parliamo di qualcosa di più moderno, ma al contempo più “classico”, per i più nostalgici.

Nella traccia successiva: ”In Broken Trust”, in realtà nel  ritornello possiamo gustare un ottimo clear del nostro Mikeal, la sonorità si diversifica dalle precedenti, dandoci indizio di uno stile tutto loro, che secondo me ricorda anche un po’ di Gothic Metal, come i Paradise Lost.

Penso che l’album presenti varie influenze musicali, e che sia di un’ottima fattura, mixato molto bene, e presenta numerose variazioni, spostandosi dal classico, a sonorità più moderne, come detto prima.

Mi ha colpito molto “Last of Our Kind”, ho sentito una voce molto diversa dal solito Mikael, che penso, a sto punto, che anche lui volesse fare qualcosa di nuovo e diverso. È una musica più “forte” dei Dark Tranquillity, una voce diversa, qualcosa di più Death, si distacca molto fortemente dal solito.

Sinceramente apprezzo molto questa cosa, dato che si tratta di qualcosa di nuovo, mi sento cotnento a vedere l’unione di questi mostri del metal, o dovrei dire, dei?

Essendo il primo album di questo progetto, per quanto sia stato creato da musicisti di grande esperienza, penso si possa comunque definire alquanto sperimentale.

Come molti primi album, sono sempre particolari, perché si approcciano ad un pubblico tutto nuovo, anche se si tratta di molti come me, che li conoscono dai loro gruppi più famosi.

Penso che comunque, ovviamente, non è mai scontato che piaci agli stessi che ti ascoltano da altre parti.

Molto spesso nella storia della musica, è capitato che alcuni membri facessero progetti staccati dalla principale, ma nonostante la loro fama, spesso si sono rivelati fallimentari o non all’altezza delle aspettative (come i Fort Minor, o i Device…)

In questo caso, però, penso che i “The Halo Effect”, potranno vivere a lungo e prosperare, un gran bell’album, senza dubbio.

Ora rimane tutto nelle volontà e costanza dei creatori, vedremo nei prossimi, come andrà.

Mi sento ottimista e fiducioso.

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3 risposte a “Recensione:”Days of The Lost” – The Halo Effect.”

  1. […] Nella puntata di oggi vi parlerò del nuovo progetto di Mikael Stanne (cantante/frontman dei Dark Tranquillity) e di Jesper Strombald (ex- chiarrista e fondatore degli In Flames): The Halo Effect.L’album di esordio si chiama:”Days of The Lost”, andiamo ad esplorarlo insieme!Rece scritta:https://loscittorevolante.wordpress.com/2022/08/20/recensionedays-of-the-lost-the-halo-effect/ […]

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