33 anni,
33 anni in fuga, e in cerca di figa, senza mai completare nessuna delle due cose.
Non si deve scappare, ma sicuramente ho ancora voglia di andare via, di cambiare aria, di lasciare Lamezia. Per quanto, negli ultimi tempi, non è poi così negativa.
Sarà che ormai, volente o nolente, sono cresciuto. Soprattutto negli ultimi tempi mi sono reso conto di tante cose…
Son ostato un po’ male, un po’ ho sofferto, e sono state proprio quelle cose che mi hanno aperto gli occhi.
Occhi lucidi per le lacrime, in un periodo che ho attraversato, perso in grovigli di pensieri, pieno di amore, rabbia, dolore e incapacità di capire le cose.
Ma, dopo aver sbrogliato ogni cavo del groviglio, mi sono finalmente risvegliato e ho cominciato a capire, ho cominciato a comprendere le regole della vita, e come, a molte di esse, non si sfugge.
In fondo so bene di aver sbagliato, di aver provato a confrontarmi con chi non era capace di comprendermi, e ho perso tempo e mi sono perso pure io.
“Potevo perdermi e l’ho fatto, purtroppo”.
Quante volte l’ho fatto? Eppure, proprio ora, a quest’età, finalmente, mi sento di essermi invece ritrovato, a “raccogliere il meglio di me”.
A voler evitare chi vuole farti sentire in colpa, a voler smettere di soffrire per quello che non puoi cambiare, e andare avanti, e prendere quello che si può.
Ho sprecato del tempo appresso a cose che non contavano, che avevano veramente poca sostanza, ad aver paura di quello che non conta.
Se temi di perdere qualcuno, lo perderai, se qualcuno non ha questa paura, allo stesso tempo, vorrà dire che non sarai stato così importante.
Chi si perde per cose infinitamente risolvibili, insomma… è così.
Ancora spero che S torni, ancora un po’ ci prego, ma so che sono andato avanti e sto vivendo anche senza quello che voglio, la vita sembra proprio essere slegata dalle azioni che proviamo a fare per cambiarla.
Sembra veramente di essere granelli di sabbia contro la corrente di un fiume.
Sì, cerchi di conservarti in un modo, ma se sei come me e ti fermi a riflettere, pensi alla tua vita, pensi agli errori, pensi: ”come mai sono insoddisfatto, infelice?”
Spesso pensavo che fosse colpa del fatto che non avessi un lavoro, una donna… ma la verità è come dicono: non puoi dipendere dagli altri.
Devi accettarti, amarti incondizionatamente.
Nonostante tutti i difetti e le cazzate che si fanno, alla fine non serve assolutamente a niente rimuginare o darsi la colpa.
Qualcuno mi disse che dovevo essere severo con me stesso, mai ci fu un consiglio peggiore, perché qualcuno aveva pensato fossi uno pigro, confondendomi per quello che non sono; un bambino viziato.
È ben altro, invece: dovevano dirmi ed insegnarmi ad amarmi, ad uno che ha sempre avuto problemi di autostima, ma poco importa: sono stato capace di farlo da solo, daje.
Cosa ci resta, cosa la vita ci può ancora togliere? Mah.
Io da una parte non c’ho capito un cazzo, dall’altra, ho capito me, la vita forse era troppo complicata.
33 giri,
33 (Libro di Marco Ubertini)
33 anni.
33 “l’anni i cristu!”
E ho sempre avuto la sensazione, che per me, questa età, sarebbe stata rivoluzionaria.
E sì, oggi è il mio compleanno.
2 risposte a “33”
“in fuga e in cerca di figa” sei un poeta!!!
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Grazie, ci provo.
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