Sembra che ci aspettiamo dagli altri che si comportino solo nel modo che ci aspettiamo, che noi riteniamo giusto. Quando poi non succede, si va in crisi.
Se si pensa e ci si comporta in modo diverso, in base alla propria personalità, caratteristiche ed esperienze possiamo essere noi stessi.
Se dall’altra parte, non assumiamo gli atteggiamenti richiesti dalle altre persone, queste sembrano andare in crisi, sembra che facciano i “capricci”.
Ho sbagliato, lo ammetto, chiedo scusa. Dall’altra parte si vede solo una persona che non ha alcuna intenzione di chiarire, ma solo vomitarti tutta la sua rabbia e frustrazione addosso, e dopo si chiude.
Ho sbagliato a scegliere certe persone a cui tenere, specialmente se non sono capaci di parlare in maniera pacifica e razionale, e poi se nemmeno sono capaci di guardarti in faccia.
Codardia? Abitudine? Da parte mia c’è stato l’errore di tenerci, di volere aiutare le persone.
Vengo costantemente frainteso, e noto che c’è una grave mancanza di ascolto.
Sbaglio una volta io, e devo avere vomitata addosso tutta la rabbia, senza possibilità di replica, di dire la mia, ed esprimere anche il modo in cui l’altra persona mi sta mortificando.
Sbagliano loro? Ah no, non è possibile, sono perfetti.
Ho imparato che chi non ti accetta per quello che sei e ha sempre da ridire su ogni cosa che fai, giusta o sbagliata, tanto amico non deve essere stata.
Ci si vuol bene solo quando ci si comporta come vuole l’altra persona, se invece fai diversamente, crollano mondi, finisce tutto.
Non c’è comunicazione, c’è solo nel confine che decidono loro, e decidono loro come sei, chi sei, ovviamente.
Quindi, prego: quella è la porta, ma sembra che vi siate già accomodati da sol*.
Mai più gli stessi errori, ora che ho compresi ancora di più il valore di essi, come il loro senso.
Mi rimane poco da dire se non:”fate come volete”, tanto non volete altro, così come l’immagine che avete di me.