Ci vuole del cinismo, per proteggersi, per dire “basta”. Ci vuole il cinismo per poter pensare che possiamo fare “a meno” di qualcuno, quando la situazione diventa veramente pesante.

Ci vuole il cinismo di pensare:” vaffanculo, sto bene anche senza”.

E non resta che andare avanti comunque con il pensiero di aver fatto del proprio meglio per mantenere il rapporto, ma poi sei stanco di provare e riprovare, di fare la cosa giusta.

Alla fine non è per tua scelta, quindi cosa importa? È questo il destino di chi non riesce a capirsi.

Ed io non sopporto l’ipocrisia: facile criticare gli altri e poi comportarsi allo stesso modo, alla fine.

Quando lo fai tu va bene, ma quando lo fanno gli altri esci pazzo? In che modo ragioni? Se pensi che una cosa sia sbagliata dovresti essere il primo ad evitare di farlo.

Eppure succede e continua a succedere, così come quando fate intendere di essere incazzati, senza mai dire il perché, diventare freddi all’improvviso, con tutta l’aggressività che vi accompagna.

E pensate che questo vi faccia più donne o più uomini, e invece espone le vostre enormi debolezze e mancanze.

Ho un solo rimpianto: essermi sbagliato su di voi

E aver speso tempo con chi pensavo erano amicizie affidabili.

Ci vuole il cinismo di dire e pensare:” è così? E allora sto meglio senza. Senza di voi, e a volte, anche senza nessuno. C’è sempre qualcuno che mi fa sentire meglio, quindi beh, fottetevi tutti quanti.”

Che stupido che sono stato nel pensare che foste persone migliori. Per un po’ è stato così, poi vi siete lasciati contaminare come tutti gli altri, a quanto pare.

Comunque non è stata una scelta mia, come detto prima. Io riconosco che ci si litiga per cazzate, e voi preferite non dire nulla.

Comportamenti piuttosto infantili, per me.

Beh, come dire, se volete bussare, rispondo, ma nel frattempo, permettetemi, chiudo la porta.