#Recensione:”Stranger Things – Season 4″.

La quarta stagione di Stranger Things ci ha lasciato in diversi modi: stupiti, tristi, dubbiosi, spaventati.

La serie inizia in un modo un po’ diverso, nel bene e nel male si prova a entrare nella normalità, che sia anche quella di essere un po’ bullizzati ed isolati.

Anche quella, per i personaggi è un po’ di normalità, magari non per “Undi”, (come la chiamano qui), che essendo cresciuta in modo diverso, quello è sicuramente un cambiamento, una specialità.

I personaggi sono tutti sconvolti dalle ultime vicissitudini, chi più, chi meno. Incredibile, volendo, che riescano in qualche modo a mantenere la sanità mentale…beh, la stessa cosa non vale per Max, che fin dall’inizio si vede che ha rimpianti e rimorsi per quello che è successo al fratello.

La parvenza di normalità non vive a lungo: infatti quasi subito si scopre che si dovrà affrontare una nuova minaccia proveniente dal sottosopra, morti misteriose stanno di nuovo “decorando” Hawkings. Incredibile che la gente riesca ancora a viverci. (Ironico)

Non ho capito, però, come mai hanno voluto scartare così facilmente e velocemente quella parte: era forse un inizio interessante dello sviluppo di alcuni personaggi per tornare alla normalità.

Del resto, Undici viene trasformata in una ragazzina che sembrava molto sicura di sé, nella stagione 4 sembra proprio tornare al suo lato vulnerabile e con mancanza di autostima, in pratica il suo più grande nemico.

Se la ragazza, insomma, crede in sé è la più forte di tutti, cosa che abbiamo visto anche nelle serie precedenti.

It’s getting old, è un po’ ripetitiva questa serie tv, ma in fondo lo sono in molte, non è quella la cosa più importante, a volte.

Certamente, ci sono innovazioni particolari che però, forse, sono state un po’ sprecate.

Tagliamo la testa al toro: come chi l’ha vista saprà, Eddie Munson, uno dei personaggi più interessanti mai visti prima, muore “troppo presto”. Era veramente carismatico e penso che il suo potenziale sia stato sprecato, in qualche modo.

Poi ho anche avuto l’impressione che sia stata anche un po’ forzata, in realtà lui e Dustin potevano scappare senza grosse conseguenze, sembra che ci sia stata una “scusa”. In verità, però, sono stati anche molto bravi a rendere la sua morte e i suoi ultimi momenti epici, e resteranno nel cuore di tutti noi.

Diciamo che “ci sta”, insomma.

Però aver introdotto un personaggio di questo calibro per poi farlo andare via è stato – ripeto – un po’ uno spreco.

Alcuni personaggi sembra che abbiano un po’ perso la loro importanza: Will è andato in un suo mondo intimo ed introverso, e senza offesa, ma sembra che l’unica importanza che abbia avuto in qeusta serie sia essere stato omossessuale.

Ma è normale, credo, dato che c’è stato un eccesso di personaggi.

Lo stesso Argyle è un personaggio che è fin troppo “fisso” nel suo sballo, anche nelle situazioni più assurde. È un po’ in contrasto con gli altri, sempre in ansia o agitati, insomma.

Gli hanno dato il ruolo dello sballato, ma ciò, secondo me, ha un po’ danneggiato il carisma del personaggio, che lo fa quasi diventare meno importante.

È anche giusto così, essendo un secondario, ma è stato simpatico, molto.

È tutto finito in maniera epica, un po’ prevedibile, un po’ ripetitiva. In fondo la “solfa” è sempre la stessa: c’è qualche mostro da affrontare e la sola che ci può fare qualcosa è Undi.

Ma la parte più interessante per la trama è stato, senza dubbio, scoprire che la causa di tutti i guai è stata la stessa Undi, quando ha inconsapevolmente scaraventato Henry nel sottosopra, nell’altro mondo, facendolo poi diventare Vecna, sempre involontariamente.

Anche se un po’ avevo sospettato che ad aver fatto tutto quel danno fossero stati proprio Dr Brenner e co, con tutti gli esperimenti, scoprire la verità è stato molto più interessante. Un colpo di scena che si celava nel passato dimenticato dalla ragazzina.

Un mondo già esistente, un “lato oscuro” del nostro, in cui ci sono i mostri, che poi saranno guidati da Henry per distruggere il mondo.

Un rancore celato fin da bambino, insieme al disprezzo. Sembra che nasca già pazzo, già malvagio. La sua famiglia non ha abusato di lui in nessun mondo, eppure, sviluppa da solo il suo desiderio di uccidere e distruggere.

Personaggio in totale contrasto con la sua “amica”, la stessa che voleva salvare: Undi. Che paradossalmente, nonostante gli abusi subiti ha mantenuto la sua integralità, la sua moralità e bontà.

Si può ben dire che questo sia merito di Mike, Hopper e co., ma in verità penso che la ragazzina avesse già di suo, caratteristiche simili.

La serie ha citazioni sul periodo anni ’80, Eddie rappresenta i metallari di un tempo, il suo look ricorda molto quello di Ronnie James Dio e di molti altri.

Alla fine, la “neve” che cade e consuma la vita mi ha ricordato il fumetto:”L’eternauta”, non so se avete presente, anche lì c’era qualcosa di simile.

Bisognerà vedere se sarà una citazione o una cosa diciamo, copiata.

Questo è il mio pensiero su una gran bella ed emozionante stagione, che anche se penso che abbia questi difetti (dato che qualcuno mi commenta la recensione su Shaman King millantando sia perfetto, ma la perfezione non esiste…) è comunque una delle serie di maggior (meritato) successo.

Alla proffima.

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