#Recensione:”Ferro del mestiere”.

Il ritorno di uno dei più grandi, o almeno, uno dei più famosi: Jake la Furia.

A prescindere dai gusti, è innegabile che lui, insieme a Guè, hanno contribuito alla storia, al rap italiano.

Sinceramente, ho sempre pensato che fosse molto bravo a scrivere, gran bei testi, e penso che questo possa essere confermato anche nel suo nuovo lavoro: Ferro del Mestiere.

I testi di Jake, secondo me sono il suo miglior pregio.

Si inizia con:”20 Primavere”, che ci introduce all’album. Il rapper si racconta brevemente in 20 anni di carriera.

Vengono quasi i brividiii a pensare che sia passato così tanto; mi sento vecchio.

Se la traccia introduttiva fa un bell’effetto, la seconda:”I soldi e la droga”, con Lazza, che di solito non mi piace, in questo caso ha fatto molto bene. È un pezzo che suppongo tenda al commerciale, ma come detto più volte, ciò non equivale al brutto.

Dopo questo pazzo un po’ trap, abbiamo quello con Emis Killa:” Yeah”, anche questo non delude, meno ballabile della precedente, forse meno coinvolgente.

Dopo c’è “Indiani e Cowboy” che mi è piaciuta molto per alcune frasi, tipo:

” Fra’, siamo nati dentro a questo sporco

Dentro a questo mondo, dentro a questo corpo (Seh)

Seduti qui dalla parte del torto

Perché dall’altra era finito il posto, oh”.

Poi mi piace il concetto, specialmente nel ritornello:

” Teste all’ingiù sopra i vassoi

Noi non vogliamo essere eroi

Sirene blu, o loro o noi

Come gli indiani coi cowboy”.

Un pezzo che penso voglia dire che lui non voglia definirsi eroe, magari si riferisce anche ai suoi colleghi.

È un po’ triste, dice che ha la fama e il successo ma non si è salvato lo stesso, beh, questa è una riflessione interessante.

Pensiamo ai diversi artisti nella storia che nonostante tutta la gente che li amava, continuavano a soffrire di depressione e/o varie dipendenze.

Credo che in effetti,” Ferro del Mestiere” sia un viaggio introspettivo nel mondo di Jake, penso sia più intimista di altri, si mostra.

Suppongo dunque, che la copertina non sia casuale, con il fumo della pistola che disegna nell’aria la figura di profilo di una persona, di Jake.

Passo un po’ avanti e  vi cito “L’amore e la Violenza”, per dirvi che un altro artista che non mi aveva convito, Paky, invece qua mi è piaciuto assai.

Inoki e Noyz hanno fatto anche loro una bella figura.

Io però mi sono concentrato più sull’artista principale, che mi ha colpito con i testi e i pensieri. Tipo l’ultima traccia:” Un altro Weekend”, in cui ci dice che siamo quasi tutti convinti che possiamo stare bene solo nei weekend, aspettiamo solo quelli per essere un po’ contenti o felici, in queste vite sfuocate ed annoiate.

Beh, io so che per fortuna, non è detto che è così. Il più bel giorno della settimana può essere qualunque, ovviamente deve sempre capitare qualcosa che te lo faccia pensare.

Ma si vive al di fuori di soli 3 giorni a settimana.

Comunque, come detto prima, mi ha colpito in positivo come Jake abbia descritto la sua vita, in questa maniera molto introspettiva, anche nei pezzi che potremmo definire maggiormente orecchiabili, poco importa.

Come nei casi dei suoi colleghi, fa piacere trovare una certa attenzione e profondità che non è detto che trovi nei più famosi e questo penso dipenda anche dall’età.

Si sente un po’ di insoddisfazione, nonostante tutte le cose che il successo può avergli procurato, cose per cui magari molti lo invidiano.

È molto probabile che con più ascolti mi piacerà anche di più, magari quando entrerà in gioco anche la parte emotiva. Come in ogni recensione, vi dico la parte più oggettiva, quindi un’analisi quanto più approfondita.

Questi sono quindi i miei pensieri su un ottimo album che mi è piaciuto ma per il momento non mi ha particolarmente esaltato come altri.

8/10 è il voto, ma stavo pensando che alla fine, questo mio “vizio” di metterne dovrei togliermelo; non sono i numeri che possono contare… o no? Ditemi la vostra, se vi va.

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2 risposte a “#Recensione:”Ferro del mestiere”.”

  1. […] Oggi analizziamo il nuovo lavoro di Jake la Furia:”Ferro del Mestiere” un bel lavoro, che secondo me ci introduce nel suo mondo, parla di sé in un modo molto interessante… ma vi invito ad ascoltare per saperne di più.Recensione scritta: https://loscittorevolante.wordpress.com/2022/06/21/recensioneferro-del-mestiere/ […]

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