Avrei dovuto pensare prima a molte cose. Avrei dovuto sapermi fermare, prima di scrivere tante cose, prima che questo malessere fuoriuscisse da me, come un’emorragia impossibile da bloccare.
Ora mi sembra che il sangue si sia fermato, non so dire se sto guarendo, oppure se il corpo è dissanguato.
Solo adesso mi viene facile pensare a tante cose, che era meglio fare prima, ma in un momento in cui non mi era facile pensare in maniera diversa.
Avrei dovuto pensarci prima a tenermi dentro certe cose, magari anche evitando di scriverle, beh, solo ora posso pensare di fare pace.
Ma non è stato facile.
Ora posso parlare così, pieno di rimpianti, perché sono state proprio queste esperienze che mi hanno fatto capire tante cose.
Ho poche armi, ho poco in mano, posso cercare di prendere il poco di buono rimasto, di tornare a fare amicizia con chi sembra essere disposto a sotterrare l’ascia di guerra.
Ma con qualcuno, sembra che ancora ci sia, quella fredda.
Sai una cosa? Paradossalmente posso affermare che con ELLA ci sarebbe potuta/ci potrebbe essere maggiore potenzialità di amicizia rispetto ad altre ragazze che mi sono piaciute.
Insomma, con ELLA, stavo facendo del mio meglio per averci un rapporto, ci parlavo, ci scherzavo, non era tutto un corteggiamento ed un ammirare.
Avevo veramente voglia di confidarmi, fare altro. Non mi era mai successo di condividere così con altre persone, né di farle ridere, o ridere tanto insieme.
Divertirsi, spontaneamente.
Sì, quello che voglio dire è che non era mera attrazione, per questo dico e penso che con ELLA era/è possibile un rapporto di amicizia, o ne esisteva comunque la potenzialità.
Certo, ormai dove voglio andare?
Dopo tutto quello che è successo, credo proprio di essere stato bollato a vita. Ormai mi sembra parecchio inutile sperare che qualcosa del genere possa mai essere possibile.
Certo, nella vita non si sa mai. Non c’è proprio nulla di scontato, diciamo che è improbabile.
Stiamo pur sempre parlando di qualcuno che mi ha spinto via, bloccato e detto veramente cose che lasciano ben poco spazio alla speranza.
In questa situazione in rovina, mi piacerebbe beneficiare di un miracolo.
Ci avrei dovuto pensare prima.
Non sono stato forte davanti alle difficoltà, allo stress, alla pressione.
Non ho avuto freddezza, forse, sono stato “vittima” delle mie emozioni, anche se non mi piace definirmi tale.
La forza di esse era veramente troppo grande.
È troppo tardi per dire: “scusa, ho esagerato”. O forse no? Resta comunque qualcosa da dire tra me e me…e chi legge.
Troppo tardi per dire che mi dispiace di tutto? Che non avevo la minima intenzione di rovinare qualcosa, di spaventare?
Troppo tardi per dire che sono stato comunque felice del tempo passato insieme?
Troppo tardi per dire: “restiamo amici?” o qualsiasi altra cosa?
Purtroppo il tempo che ho impiegato per guarire è stato questo.
E per farlo ho fatto tutte quelle cazzate, ho imparato da esse.
Ed ora, so che mi piacerebbe imparare ancora, sì: andare oltre un limite.
Oltre il limite del mio sentimento, dell’emozione, e poter sperare di poter avere un’esperienza del tutto nuova, ovvero: poter tentare di essere amico con chi è successo tutto questo caos.
E siccome sono uno che si “eccita” alle nuove esperienze e conoscenze, non vedrei l’ora.
E non è ottimismo, essere “sognatori” e tutte ‘ste cose qua… è semplicemente possibile.
Non avrei mai voluto rovinare la nostra conoscenza,
la fine della guerra fredda e l’abbattimento dei nostri muri di Berlino.
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