Sono rimasto indietro, sono un uomo d’altri tempi, che ancora crede di poter fare tante cose.
Qualcuno mi disse, in quella trasmissione radiofonica, quando dissi che uno dei miei sogni era trovare l’amore nella mia vita, rise di me, dicendo: “ancora ci credi?”
Come se i principi in cui crediamo siano cose da ridicolizzare, come se queste cose siano utopie.
Io credo di essere rimasto uno dei pochi o dei soli ancora capace di amare.
Vedo questo presente sempre più degenerato, un futuro orientato al degrado, dove dominano persone che mi sembrano tutte uguali, cloni di cloni, copie di copie.
Mi sembra di essere stato catapultato in un futuro già finito, in un campo di battaglia in cui sono uno dei pochi sopravvissuti, sono tutti morti, anche se credono di vivere.
Sono come Capitan America, un uomo che ancora vive al giorno d’oggi, ma era cresciuto con idee ormai obsolete.
Eppure erano queste idee a farne un eroe, e non un pagliaccio.
Più vedo queste cose, meno voglia di vivere mi viene.
Come se il futuro che stiamo vivendo, che noi dovevamo vivere, era stata solo una pia illusione. Gli unici ad aver vissuto in quel modo sono i miei genitori, o i nostri.
Dovrei buttare via questa educazione, questa energia, questa onestà. Il modo che ho creduto il più “giusto” per vivere?
Per fare cosa, esattamente? Fregarmene e fare finta di vivere, postando storie su Instagram, in qualche party di falso lusso, facendo vedere di stare “godendomi la vita”? E come potrei se, per me, la vita da godere sarebbe proprio con le cose in cui più nessuno crede?
Non so, qui, mi sento come Capitan America, che combatte contro Thanos, queste guerre, queste lotte contro qualcuno più forte.

Il problema è che qua non vedo gli Avengers che arrivano a darmi una mano: siamo in uno dei risultati negativi previsti da Dr. Strange.
Vorrei dire che posso ancora combattere, “I can do this All day”, ma la verità è che mi sento sempre più schiacciato, sento sempre meno voglia di fare le cose, sempre meno ottimismo.
Tutte le volte che ho fatto qualcosa, sentivo qualcosa dentro di me, che mi faceva continuare, ora … non so, sento che potrei mollare tutto da un momento all’altro, ho paura che tutto mi deluderà ancora una volta.
Questa voglia di combattere, da chi mi arriva? Forse dovrei essere meno onesto, prendere scorciatoie? Smettere di impegnarmi così tanto, se poi basta una cattiva parola, per far crollare ogni rapporto? Basta una persona invidiosa che avveleni la mente degli altri, sparisce tutto.
Finisco per crederci pure io, alla fine.
Ed io, sono sempre più stanco di tutte ‘ste puttanate a cui non credo, allo stesso tempo, mi sento sempre più solo in questa guerra, meno amici, più amici da combattere, mi sento sempre più lento, eppure non mi arrendo mai, non voglio.
Cioè, molte di quelle cose che ho sempre fatto per passione, mi sembrano una forzatura. Mi sembra di essere preso in giro, e così che mi viene sempre meno voglia di darmi da fare.
Penso che lo faccio per me, ma la verità è che anche questo viene contaminato dagli altri.
Volevo vivere un ultimo anno qui, “ripulire” il mio karma, ma qua non c’è niente che vado anche un minimo di come voglio.
Non si possono creare legami veri con chi fa le cose con me, qua è tutto falso.
E io lo odio.
Falso amore che devono ostentare sui social, perché se non fanno vedere quelle cose, sarebbe come se non lo vivessero.
Cazzate!
Probabilmente finirò davvero ciò che ho iniziato, ma mai per amicizia, affetto, per “ricerca di attenzioni”, ma per me. cercando di salvarmi, di essere il mio Capitan America.
E se possibile, un giorno, vivere davvero queste cose che ora si stanno estinguendo, come l’amore, l’amicizia… e sarebbe ancora più epico se accadesse esattamente con quelle persone che non ci credevano,
anche se, me ne basta una.
Sono uno che sopravvive, che porta avanti queste cose, e che spera di vincere, alla fine.
Certo che, sarebbe molto meglio se tutte ‘ste sfighe finissero.
Io vedo il mio amico, almeno lui ha ripreso a parlare con quella persona, ci esce, gli va tutto bene… io lo invidio, lo ammetto.
Avevo pregato, chiesto a Dio, di aiutarli, qualche mese fa, ed è successo.
Oggi però, mi incazzo con lui, e chiedo: “Perché a lui sì, e a me no? Cosa c’è di tanto peggio? Un po’ di felicità posso averla? O comunque qualcosa che mi faccia stare bene? Almeno, ridammi il cuore, voglio sentire qualcosa di nuovo.
Aiuta me come hai aiutato lui!
Il mio cuore se l’è preso lei, non l’ha ancora restituito, sono stato io a donarglielo…
Ora vorrei sentire qualcosa di diverso, da tutto questo odio rappreso, senza possibilità di vivere qualcos’altro…
Aiutami, ti prego.”
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