Ho capito che io non lotto per vincere, no. Non combatto perché devo cambiare le cose, semplicemente combatto per resistere, a questo mondo che cerca di inglobarci nel suo ostinato modo di esistere, in mezzo alle convinzioni che pretendono di essere le uniche ad esistere.

Capisco che vivo e vivrò questa eterna lotta, contro tutto quello che non mi piace, ma non lo farò mai per vincere, o meglio, per convincere.

Questo dolore, questa vittoria, esiste per me, appartiene a me, nessun altro può mai comprendere meglio di me, me stesso ed io.

Non esiste, quindi, il solo punto di vista altrui nelle nostre vite, non c’è solo “l’uno, nessuno, centomila”, Pirandelliano.

Quindi, oltre alla percezione che hanno gli altri di noi, con tantissime sfaccettature, ma anche la percezione che noi abbiamo di noi stessi che cambia di continuo, proprio per la grande varietà di esperienze che viviamo, persone che frequentiamo, ecc.

Almeno, per chi riesce, per chi vuole interfacciarsi con le differenze che esistono con il passare del tempo, non è poi così semplice.

In fondo, la “comfort-zone”, non è necessariamente quella in cui stai meglio, ma è quella che vivi per paura del cambiamento, è ben diverso.

Sta di fatto che molta gente ha difficoltà ad accettare e visualizzare il cambiamento, è così difficile cercare di cambiare la percezione che gli altri hanno di noi, ma è più difficile, al contempo, più semplice, cambiare quella che noi abbiamo di noi stessi.

Comunque, la mia indole ribelle lotta contro tutto, ma sa di non poter vincere, è sempre tutto più grande di me.

Vorrei tanto che la persona che mi piaceva, potesse parlarmi di nuovo, dirle che ci si è fraintesi, che ha un’idea di me, totalmente sbagliata e contaminata.

So, d’altro canto, che non si può lottare contro quello che non si può cambiare. Ho lottato per anni per amicizia, cercando di aiutare un amico che, secondo me, aveva bisogno di vedere le cose e se stesso diversamente.

Ho sempre pensato che fosse rimasto congelato mentalmente in un periodo in cui pensava di essere felice, e non si è mai voluto spostare da lì.

C’è la convinzione che le cose, che la gente non cambia, ma lo fa perché non vuole, questa è la sola verità.

Quindi non c’è nulla che possiamo cambiare o salvare, non posso far cambiare idea a quella ragazza, né posso aiutarla, starci vicino.

Gli amici, i fratelli, possono aiutarci, ma alla fine, siamo sempre solo noi che ci salviamo, dentro e fuori di noi.

So quindi che continuo a lottare, con la nostalgia, con la mancanza che provo, mi manca, ogni giorno, lei, molte cose.

E come ho detto, non posso farci nulla.

Posso solo proporti di uscire, se poi tu non ti fai sentire, finisce lì.

Questo non significa che smetto di tenerci, ma è così, io metto i piedi al suolo, scrivo per esprimermi, e ho pensato che scrivere servisse a cambiare le cose.

Al di fuori di noi, lo vedo, nessuno capisce la lotta interiore che abbiamo ogni giorno, io, che con me ci parlo sempre, cercando di non farmi preoccupare, amandomi e smettendo di farmi paranoie.

Al di fuori, nessuno lo vede, infatti.

Ho sempre fatto del mio meglio per capire le persone, stargli accanto, perché ho sempre voluto amare.

Non mi andrà mai bene il fatto che non ci parlo più con chi amo, ed amavo.

Non mi andrà mai bene il fatto che non posso farci nulla,

e quindi, io combatto, ogni giorno, contro tutto questo, sapendo che non posso vincere.

È una guerra di resistenza.

.

Se hai apprezzato lascia un “mi piace”, per farmi sapere che hai apprezzato, e se hai qualcosa da dire, lascia un commento, per farmi sapere la tua, e grazie! 😊

E condividi, se pensi che qualcuno possa essere interessato ai miei scritti e contenuti,

E, se ti va, seguimi, trovi le mie pagine social e podcast!

Trovi tutto qui sotto

👇👇👇

• Instagram
• Facebook
• Twitter
• Spotify
• YouTube
• Link