Ogni #mercoledì vi porto:” Prendetevi Anche il Cielo”, un romanzo che è ambientato in Calabria, e parla proprio della regione, e di alcuni suoi problemi, come la mafia, il disagio giovanile e altro…
ATTENZIONE: si precisa che, come altri racconti del blog (poesie incluse), questa è un’opera di fantasia. Ogni riferimento a luoghi, eventi, reali (varie ed eventuali) è puramente casuale!
Romanzo scritto e curato da me: Paolo Pileggi/Lo Scrittore Volante, tutti i diritti riservati.
Il titolo è ispirato ad un passo della poesia di Franco Costabile “L’ultima Uva”.
Puntata precedente:”Come il Fumo”: https://loscittorevolante.wordpress.com/2022/03/16/romanzoapuntatecome-il-fumo/
II°Alba (continuazione)
“Era così Fottutamente Umano”
Avevo la sensazione che il panda, pensasse molto spesso a quello che faceva, anche se sembrava perennemente sballato, non aveva trovato un’alternativa quella vita, era questa la verità.
Si pensa anche fin troppo spesso male di queste persone, crediamo che tutti abbiano una scelta e forse è così, ma c’è da chiedersi se loro se ne accorgono, se la trovano e la vogliono intraprendere.
Non mi sentivo di giustificare quel ragazzo, che frequentando per forza, imparai a conoscere e a capire.
Con il passare del tempo, non potei fare a meno di nutrire una forte amicizia per lui.
E sembrava proprio che fosse una figura evanescente, un fantasma invisibile per la società, qualcuno che stava proprio per strada e non riusciva a riprendersi.
Iniziai a desiderare di aiutarlo, capivo che c’era una gran persona, dietro quella maschera di sballino e di spacciatore.
Era così fottutamente umano.
In realtà non mi veniva mai in mente qualcosa di particolare per salvarlo da quella vita; da giovane pensi sempre di trovare qualche asso nella manica, qualche superpotere, non mi rendevo conto che la sola cosa che potevo fare era stargli accanto.
Incredibile sentire queste cose per chi mi aveva sparato addosso.
L’estate continuò e finì così, sotto le luci gialle dei lampioni, in piazza con Francesco, stare con Cristina a fare l’amore sotto le stelle, al mare e una strana pace.
Ormai la situazione sembrava essersi stabilizzata, non facevo nulla di particolare, accompagnavo solo un amico durante la sua attività.
Certo, non era onesto ed era parecchio rischioso, ma non si faceva del male a nessuno, no?
Mi domandi per quale motivo lo stato non potesse rendere legale una cosa così semplice, ad un certo punto.
Secondo il Panda, avevano dei legami con la mafia, quindi che non conveniva farlo, che era meglio senza tasse, c’era tanta corruzione.
Non capivo se lo sapesse per esperienza diretta o se era qualche teoria complottista, mi guardai bene dall’indagare ulteriormente.
Infine, giunse il momento per me di tornare a Cosenza. Mio padre mi vide tornare a casa, mentre era in garage, osservava il motorino con aria sognante.
- Perché non ci vai con questo a Cosenza?
Negli occhi di quell’uomo di quasi 50 anni, vidi ricordi di una lontana gioventù, come se stesse sognando lui stesso di andare in giro con il motorino.
- Pà, ho la valigia.
- Forse si può legare al motorino, no? Un piccolo trolley…
- Mi sembra troppo complicato, dai! Lo verrò a riprendere un’altra settimana.
- Dovresti. – Mi indicò, – potrebbero essere i tuoi anni migliori.
… Continua la settimana prossima!
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