“La Miccia”
Scritto da me: Paolo Pileggi, alias “Lo Scrittore Volante”, tutti i diritti riservati.
Un’adolescenza ribelle, strana, pazzesca e solitaria, in una Torino di qualche anno fa, nel passato, negli anni ’90-2000.
Altro prequel de:”Un Piromane in Ferie” , narrano le vicende di un Giorgio più giovane, quello che è (o sarà) il piromane. Un’adolescenza ribelle, strana, pazzesca e solitaria, in una Torino di qualche anno fa, nel passato.
Puntata precedente:” La prof. Giada“
“Adrenalina – parte 5”
“Al Parchetto”
Più tardi, quel giorno, incontrai gli altri al parchetto, come al solito, erano pieni di birra ed erba.
Avevo anche dato appuntamento lì a Vittorio, sentivo che si stavano mettendo d’accordo per lasciare Rebecca a casa di Ofelia, però Franco stava protestando contro quella idea:
- Siete due ragazze, però, cosa succede se arriva qualcuno? Mica potete picchiarlo.
- Che fai, il maschilista? – Domandò Rebecca.
- Cosa? Ma no, è per sapere che state bene… diglielo anche tu, Carlo.
- Ma va! Ho un’idea per un antifurto. Se qualcuno entra di notte, ci mettiamo un cavo che lo elettrifica sulla porta…
- E così lo ammazziamo, dai! – Lo interruppe Ofelia.
- Vabbè, ragazze, fate come volete. Quando arriva il tuo amico, Giò?
- Mah, è solo un compagno di classe, comunque penso manchi poco.
Ofelia mi fissava, sembrava che avesse voglia di farlo ancora, io stavo pensando ad altro, invece.
Era proprio un periodo strano per noi, ma anche per il mondo intero, stavano cambiando un bel po’ di cose.
Erano gli anni in cui giravano i primi computer di un certo livello. La gente stava a giocare agli Arcade, o alla playstation.
A volte, anche a me sarebbe piaciuto andarci, volevo proporlo agli altri, proprio in quel momento, e ‘sticazzi del resto.
Arrivo infine Vittorio:
- Ciao ragazzi.
- Piacere, se così si può dire. – Gli disse Carlo.
- Vedremo, no? Per ora, assaggiate ‘sta roba.
Aprì una busta, aveva qualche grammo d’erba dentro, aveva un buon odore. Io però, avevo una strana sensazione.
- Facciamone una, allora, no Già?
- Vai, Franco.
Sentivo un po’ di tensione, sembrava che ai ragazzi non piacesse molto la presenza di Vittorio.
Carlo era uno che sapeva gestire bene le cose, sembrava che potesse andare d’accordo con tutti, sapeva dissimulare molto bene.
- Allora, vai a scuola con il nostro Giorgio…
- Sì.
- E questa roba da dove viene? – Domandò Franco, fumando. – Sembra buona.
- Una campagna di un ex-carcerato.
- Non è che finisci nei guai, no?
- Beh, tutti rischiamo.
- E perché è stato in prigione?
- Non lo so, ma penso sia per questo.
I miei fratelli, lo stavano interrogando.
Ofelia, approfitto della distrazione, mi tirò per un braccio:
- Come va?
- Bene.
- Senti ma quello che è successo stanotte…
- Bellissimo.
- Potremmo replicarlo?
- La prossima volta che vengo da te, no?
- Potresti venire anche stasera.
- Ma che…
… continua settimana prossima!
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