#FoglioBianco:” Bomba Inesplosa”.

Come mai certi sentimenti, certe emozioni, restano? Continuo a domandarmelo. Perché, nonostante tutte le razionalizzazioni, i pensieri, la volontà di volersi sbarazzare di certe cose, alcune sono ancora così profondamente radicate da non lasciarci scampo?

Perché si continua ad amare anche senza che l’altra persona ci sia, e comunque, non ne abbia particolare merito?

Perché esistono “stalker”, persone che continuano a pensare a quella persona, che sono rimaste intrappolate dentro qualche rimpianto, incapaci di fare i passi successivi? Mi sono domandato queste cose.

Anche io sono uno che è rimasto bloccato, incapace di censurarmi, di distruggere quello che avevo, che è ancora tanto prezioso, con la paura che se lo annientassi, sarebbe come se l’avessi sprecato.

Tuttavia, io non “stalkerizzo”, e né faccio tutte le baggianate che qualcuno ha supposto che facessi: ho solo scritto, la mia ormai principale valvola di sfogo, ma niente di più, ve lo garantisco.

Nonostante questo e la mia capacità di razionalizzare, mi trovo comunque in difficoltà contro ciò che non lo è, ovvero qualcosa che non si può controllare, che non ha sempre una spiegazione logica.

Comunque dovevo fare qualcosa, e ho capito ultimamente, che non credo sia tanta l’ossessione rivolta verso una persona a “fotterci”, ma che sia un qualcosa di finito male, inespresso.

Quando le cose finiscono nella rabbia, nell’indifferenza, è quello che scatena il “male”. Ci sono situazioni in cui ci viene più agevole farlo, perché la persona con cui ci confrontiamo è più capace di essere comunque non tanto sgradevole, si fa capire e non è offensiva.
Razionalmente, senza scoppiare in qualche passione o ira, oppure quando si riescono a mantenere buoni rapporti, e, in certi casi, si riesce, con il tempo, a creare amicizie molto forti e solide.

Invece, chi non ha un qualcosa che gli dia comunque un po’ di soddisfazione, o, se volete, il cuore in pace, continuerà a farsi domande, a tormentarsi.

Una bomba inesplosa.

Un sentimento inespresso, respinto, picchiato, ucciso ancora prima che possa essere consegnato al destinatario, bloccato, distrutto, e non rispettato.

Ed è quello ciò che scatena il blocco: perché non si è concluso nel modo migliore.

Ciò che fa in modo di fissarsi, non è mai il rifiuto in sé, ma come non si riesce a vedere l’altro come una persona che ha comunque qualcosa di prezioso nei tuoi confronti. La paura non è della persona, ma di quello che prova.

Non ha nessuna cattiva intenzione, il sentimento d’amore, di per sé è innocuo.

Chi ama vuole il vostro bene, la vostra felicità, e nulla lo renderebbe migliore che essere lui stesso lo strumento del vostro benessere.

È la più grande forma di altruismo, secondo me, di conseguenza, amore.

Donare e ricevere gioia, dare e ricevere, questo è l’equilibrio, questa è la verità sull’amore e non c’è niente di male.

Niente mi rendeva più contento di far ridere la persona che amavo, credendo di essere capace di donare qualcosa di così bello, che mi faceva innamorare.

Ma molte cose non ho mai potuto esprimerle, e quindi siamo qui, sempre come bombe inesplose, tenendo tutto dentro, perché non possiamo più comunicare, restando con domande senza risposta.

Dato che nessuno di noi nasce “pazzo”, nessuno nasce violento. La cattiveria o la violenza ci viene cacciata fuori dagli altri.

So di essere stato pugnalato alle spalle. Mi sembra ancora incredibile che uno come me venga ancora considerato come il “cattivo”.

Quando ormai so che chi viene considerato tale è solo il capro espiatorio. Perché se uno si fa domande è veramente tutto fin troppo lineare, senza scrematura, senza discrepanze. Tutto fin troppo convincente.

Nella mia testa mi hanno fatto pensare che io sia stato qualche tipo di mostro, e io questo non lo perdonerò mai.

E so che il vero modo per smettere di pensare ad una cosa, non è certo sentirsi dire: “non pensarci”, come se fosse davvero così semplice, come spegnere ed accendere un pulsante. Non siamo interruttori.

E quindi ormai so che la responsabilità è sempre così convenientemente apparecchiata verso uno solo, così come la verità. Ormai conosco la gente, il mondo che vuole manipolarti e dirottare la tua opinione. Chi mi dice che la colpa di questa guerra sia effettivamente tutta di Putin, dopo che ne ho viste tante?

Io mi porto addosso le paure e le colpe di chi amavo, mentre quella ne è scappata, inconsapevolmente ho protetto, tenendomi però addosso quello che non era mio, crescendo per forza e restando con il nulla in mano.

Siamo bombe inesplose, che resteranno tali. La verità è che il solo modo per smettere di stare in questo modo, sarebbe proprio una chiusura vera e propria, con un ultimo confronto, senza liti, senza nemmeno come conseguenza stare insieme o essere amici,

ma solo poter far esplodere questa bomba.

Mi capite?

Ma so che non succederà mai, che dovrò conviverci, fino a quando non incontrerò qualcun altro, ma sto comunque cercando di farla passare prima… non è facile e non è bello stare ancora così dopo tutto questo tempo, ma che devo dire? Non posso forzare nulla dentro e di fuori di me e non lo farò.

Io manco lo volevo essere così, avrei solo voluto un cazzo di abbraccio e una risata, senza doversi ossessionare, senza manco dover pretendere amore o risposte.

Bastava poco, quel poco a cui nessuno pensa, perché ormai siamo tutti così: taglia, taglia rapporti invece di affrontare il sentimento dell’altra persona.

Scappa, come un vigliacco, non dare spiegazioni, pensa che il solo modo per fare in modo che una persona smetta di pensarti, sia sparire e cancellare.

Invece ottieni l’effetto contrario, e resti senza modi per uscirne, resti bloccato, pensando anche a quelli con cui ti comporti anche tu in quel modo, con la differenza che quelli, però, ti hanno trattato di merda.

Ma poi resti così, con le mani vuote, e una bomba inesplosa dentro.

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2 risposte a “#FoglioBianco:” Bomba Inesplosa”.”

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