Censura! – Cancel Culture verso la Russia.

Non capisco sinceramente, perché censurare la Russia n questo modo, come con la faccenda di Bicocca e ne leggo altre, che vogliono togliere i libri russi, dalle librerie (sempre che siano notizie vere).

A prescindere però, perché questa propaganda anti-russa, anche con cose che non c’entrano nulla, o comunque appartenenti ad epoche diverse?

Cosa diavolo c’entra Fëdor Dostoevskij, esistito secoli fa con la situazione attuale? Se fosse capitato a noi durante il fascismo, era come togliere un corso su Alessandro Manzoni, eh. E spiegatemi il nesso tra “I promessi sposi” e Benito Mussolini.

Siamo in questa epoca di ossessioni per i concetti, ogni cosa che non va bene dobbiamo censurarla, bloccarla, fare finta che non esista. È pazzesco è folle.

Non ha un senso, ed è razzismo verso i Russi.

Sì, razzismo, perché è inutile fare i buonisti ed i moralisti per gli ucraini e altre situazioni, quando poi, dall’altra parte isoli un altro popolo e un’altra cultura.

Come se tutti loro meritassero questo trattamento, facendo di tutta l’erba un fascio, vedendo le cose in bianco o in nero, denotando una grande intolleranza causata da una gravosa ignoranza, che non ti aspetti di vedere in luoghi come l’università; eppure siamo qui a parlarne.

E gli studenti che rompono i coglioni, senza capire nulla, insistendo con questa dottrina della “cancel culture”. Non hanno compreso che il passato serve per il presente, per il futuro e (in teoria) evitare gli errori del passato, o comunque sapere come pensavano le persone di un tempo, per capire come andare avanti, di cosa abbiamo bisogno oggi.

Sarà che amo la storia, ma sarebbe come dire che vuoi cancellare la tua vita da adolescente, perché ti vergogni di certe cose, come se non avessero mai fatto parte della tua vita, ora che ne hai 30.

Vi togliereste i ricordi? Vi togliereste parti della vostra vita?

Ci sono lati positivi in ogni cosa, e cercare di renderci ciechi a queste verità è una diversa forma di dittatura.

Si vuole criticare l’uomo che fa in questo modo, come Putin, e poi lo si imita in altri sensi? Dove sarebbero i principi, dove sarebbe l’uguaglianza?

Vedete, è molto facile abbassarsi “ai livelli” dell’altro, molto più di quanto possiate immaginare.

Io credo che se, (ad esempio), prendete un razzista e lo trattate peggio o allo stesso modo in cui lui tratta gli extracomunitari, sarete come lui.

Da educatore, non posso pensare che il modo, diciamo “giusto”, di agire sia questo, perché ci fa diventare come le bestie che noi diciamo e predichiamo di non voler essere.

Non si combatte l’ignoranza con la stessa cosa, insomma.

Non siamo più da SECOLI nell’antica legge: “occhio per occhio, dente per dente”, ma sembra che sia il contrario! Modi di pensare PRIMITIVI!

È ora di darsi una svegliata, cara “umanità”.

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