Parlare di questo argomento, per uno che non ha mai visto il festival, potrebbe sembrare sciocco, e da ignoranti, forse anche stucchevole.
Tuttavia, sono diversi anni che si parla sempre di Sanremo, della breve vita che hanno alcune canzoni, e artisti, per poi venire di nuovo dimenticati. Ad essere sincero, da amante della musica, mi sembra proprio che alcuni esistano solo per vincere il festival, poi chissà…
Infatti molti artisti sono un po’ finiti nel dimenticatoio più totale, puntando a una sola vittoria, ma non mantenendo la costanza negli anni.
Ad esempio, che fine ha fatto Francesco Gabbani? Magari sono io che, non seguendolo, non sa dove stia, ma dopo “Occidentali’s Karma”, chi sa cosa sta facendo?
Alcuni non sono lì per vincere, ma solo per promuoversi, in fondo. Altri, per fare i personaggi trash e mostrarsi, per essere memati fino al vomito, come Bugo e Morgan, due cantautori ormai falliti, che non potendo andare avanti musicalmente come volevano, ammettiamolo, si sono messi a fare così, e questa è una vera e propria caduta in basso.
Forse sto esagerando, ma se interrogassimo diversa gente sulle canzoni o apparizioni che hanno fatto molti, a parte il festival, nessuno lo saprebbe.
Da questo escludiamo per forza di cose i vincitori delle ultime due edizioni: i Maneskin ormai sono conosciuti nientemeno a livello globale, Mahmood è riuscito a mantenersi famoso, anche dopo la sua prima vittoria, e Blanco… Blanco mi ha rotto il ca***.
A parte il tormentone e le varie tamarrate di canzoni, diciamo che ormai il festival è ben poco concentrato sulla musica, e più sulla discussione, sul meme dei social, e quello che fanno, ormai, per forza.
In questo momento, in cui tentano di unire il vecchio al nuovo, vince sempre e comunque la canzone più orecchiabile, perché più vendibile.
Alla fine, quindi, il festival, come molti altri programmi televisivi, sono solo volutamente trash, per cavalcare l’onda dei social, senza di essi, nessuno, probabilmente, se lo guarderebbe.
O magari sì, alcuni artisti che si esibiscono piacciono anche a me, ma non riesco proprio a guardare la tv, al giorno d’oggi.
I programmi sono diventati storielle per gente annoiata, o tamarri, o appunto, per chi ci vuole ironizzare sopra con i meme, non c’è quindi, secondo me, alcuna vera utilità a molta delal tv attuale.
Senza poi dimenticare che oggi si fa più polemica e caciara, che vera e propria informazione, anche quando si parla di politica.
Tutto fa brodo, e va allungato, in pratica.
Quando qualcuno vince, non credo ci sia nemmeno più tanta obiettività, come questo forzarsi a vestirsi in maniera ridicola o appariscente, per mostrare di essere aperti mentalmente a ogni tipo di sessualità e appartenenza.
Secondo me, è proprio questo continuo ostentare a far peggiorare le cose, ad annichilire la tolleranza, piuttosto di agevolarla.
Come fa Achille Lauro, anche i Maneskin, ormai tutti. Non è per dare messaggi, è moda.
Sono consapevole del fatto che, se non facessero così, purtroppo, se li cagherebbero in meno (forse, dato che per me sono bravissimi, e il valore della loro musica non viene tolta solo per il fattore estetico, ed è proprio questo il problema).
Ovvero, che qua ci si “forza” a mostrarsi, poi la musica, passa in secondo piano.
Sanremo è la punta dell’iceberg di un mondo molto più grande, la musica italiana è molto più vasta, e l’artista singolo fa molto di più di una canzonetta di Sanremo, e anche meglio, magari.
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