Vi offro anche la versione video:
Il 15 dicembre, il sottoscritto andò a guardare “No Way Home”, il nuovo attesissimo film della Marvel, dedicato al supereroe più famoso e celebre: L’uomo-Ragno, interpretato da Tom Holland.
Mi soni “sparato” tutti i film in poco tempo, tra cui anche i precedenti:”Homecoming” e “Far From Home”.
(noto che in questa trilogia, c’è sempre la parola: “Home).
Vi dico che era da moltissimo tempo che non andavo al cinema. Noto che ci sono rischi di distrazione, per la troppa gente che va a vederlo, che magari parla durante la proiezione, mi dà un po’ fastidio.
Ma lasciamo i miei pensieri da parte: forse sono facilmente disturbabile.
Comunque, come al solito, vi faccio presente che potrebbe contenere spoiler questa recensione, quindi… fate attenzione!
Il film inizia nello stesso punto in cui era finito il precedente: Mysterio rivela la vera identità di Spider-Man al mondo, e il “nostro” Peter Parker, deve affrontare la vita, con il mondo intero che sa, oltre ad avere problemi con la legge, essendo sospettato di aver effettivamente ucciso Quentin Beck.
Questa situazione, fa complicare molto la vita del giovane, che non è, di fatto, più libero.
A causa dell’ambiguità dell’opinione pubblica sulla sua figura, tra essere pensato come eroe, o come assassino, viene escluso dalle università, così come MJ e Ned.
Peter pensa di ricorrere alla magia di Dr Strange per tentare di tornare indietro nel tempo per evitare che la gente sappia.
Il nostro Benedict (come sempre, attore eccellente), gli dice che è stato già troppo rischioso fare viaggi nel tempo per fermare Thanos, e non si può correre un rischio per così poco…
Alla fine, però, gli offre un incantesimo per far dimenticare a tutti che lui sia Spider-Man… ma, a causa di interferenze del giovane con l’incantesimo… non funziona.
La conseguenza è che, a causa dell’incantesimo, da altri universi vengono tutti quelli che sanno chi è Peter Parker…
Ed è così, sostanzialmente che appaiono gli attori che hanno fatto i cattivi negli spider-man precedenti di Sam Raimi e Marc Webb.
SPOILERONE:
E anche gli altri uomini-ragno appaiono: Ovvero Tobey Maguire e Andrew Garfield.
Non sarò qui a farvi un riassunto del film, ma basti dire che la presenza dei due, ad un certo punto del film, è la scena più clou, più iconica, quella che farà in modo che questo lavoro venga ricordato a lungo.
(In quei momenti la gente si è messa ad urlare nel cinema, facendomi capire male alcune cose che dicevano, putroppo…ma vabbè!)
E, insomma, i tre spider-man reggono l’intero film.
Qual è il loro scopo? I cattivi degli altri mondi sono in quello di Tom Holland, lui crede di poterli salvare dal loro essere cattivi, e con gli altri due, sviluppano una cura per ognuno di loro. (Scusate se non aggiungo troppi dettagli su questa cosa, ma il film è veramente lungo… se l’avete visto, sapete bene di cosa parlo).
Credo che la cosa più bella del film sia proprio lo scontro finale dei tre Peter Parker, contro i loro nemici di sempre, e il fatto che Maguire salva Tom dall’oscurità, fermandolo prima che uccida Osborn.
Tuttavia, anche se il film è esteticamente bellissimo, e si apre al nuovo Dr. Strange ho qualche dubbio e critica:
Innanzitutto, come fa un incantesimo che doveva “solo” far dimenticare a tutti chi sia in realtà Spider-Man, in qualche modo apre dei portali per gli altri mondi? Non so se mi ricordo male io, ma questo dettaglio non viene spiegato.
Ce ne potremmo anche fregare ma mi stupisce di trovare una simile falla in questo grande lavoro.
E poi, anche se la presenza degli altri due attori è stata epica, mi son chiesto, proprio per la reazione assurda dei più giovani nel cinema, (urletti), se non sia stata fatta un po’ per del “mero” fanservice.
Anche se credo che sia stato tutto per una potente scelta di marketing: tre spider-man nello stesso film… funziona alla grande.
Infine mi chiedo come sia possibile sviluppare una cura per i villain in laboratorio così velocemente e facilmente, tenendo anche conto che quasi tutti erano pazzi, quindi avevano problemi proprio a livello celebrale. Basta veramente inniettare qualcosa per guarirli? Mah.
Forse la spiegazione sarebbe che sono solo quelle cose che hanno dentro o in faccia a farli essere cattivi, ma … non lo so, non regge tantissimo, secondo me.
Comunque, queste sono le mie uniche, diciamo, critiche.
È bello vedere Spider-Man alla fine del film, quando tutti dimenticano la sua identità segreta, fare la scelta di non coinvolgere più nessuno, e di smettere definitivamente (così pare) di usare mezzi troppo potenti per la sua attività di supereroe.
Alla fine, forse, non vuole essere il prossimo Tony Stark, e forse, non ce n’è bisogno… Lui è unico.
E voi cosa ne pensate, se avete visto il film, ditemi la vostra nei commenti!

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2 risposte a “Recensione Film:”No Way Home”.”
[…] frase veniva pronunciata da Dr. Strange in “ Spiderman No Way Home”, in cui ci hanno ulteriormente introdotto alla nuova saga del […]
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