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(c’è anche una riflessione dal titolo omonimo qui e nel podcast qui )
Il male che fanno alcuni uomini… a volte una cosa che sembra minima può fare grossi danni, come l’effetto farfalla.
A Bologna, Giorgio aveva passato alcuni anni da giovane, ed era completamente diverso. Era uno di quello che protestava contro la polizia, a volte aveva anche delle bombe Molotov… Si poteva dire che la sua “passione” per bruciare le cose, era nata da lungo tempo.
E Bologna, per larghi tratti, era il posto adatto per queste cose.
In gioventù era amico di persone che, più che pensare all’amore o ad una famiglia, pensavano a cambiare il loro paese, e ci credevano davvero.
Persone che avevano sofferto, o che conoscevano situazioni difficili. Quindi, anche chi stava bene, come lui, faceva parte di questi gruppi di protesta… perché avevano un grande senso di giustizia.
Erano persone a cui il mondo, non era mai andato bene.
Erano persone che avevano subito la cattiveria del mondo, e fin da giovane, Giorgio aveva capito che nel mondo, sembrano tutti buoni, ma pochi lo sono per davvero.
Che la società dice di avere a cuore la sorte di molti, ma la verità è che esistevano solo i pochi: molti erano invisibili.
E il loro unico modo di essere visti, era quello di fare rumore, molto rumore.
Giorgio pensava a quei tempi, mentre guidava verso Bologna, in un momento di silenzio, con Gabriella in macchina.
Pensò che non aveva detto quasi a nessuno, e mai a lei, quel passato così burrascoso. Aveva detto di andare lì per un motivo: voleva incontrare almeno uno di quei ragazzi, un po’ come per chiudere un cerchio. Perché voleva smettere di fare il piromane per davvero.
Stefano stava in silenzio pure lui, mentre ascoltava Paola, che raccontava cose che lui sospettava già. “Amici” loro, avevano messo in testa a lei, idee sbagliate.
Qualcuno si era impicciato, perché era invidioso del loro rapporto di amicizia, e non voleva che Stefano, beh… “provasse dei sentimenti”.
Il male che fanno gli uomini, come diceva qualcuno: è banale. Anche nei posti in cui non lo diresti mai, c’è chi è realmente intenzionato ad allontanarti dalle persone a cui vuoi bene. Per gelosia, probabilmente.
A volte non c’è un motivo….
E forse, altre, vogliono solo una scusa per non fare più parte di un gruppo di amici.
Stefano l’aveva capito, fin dal primo messaggio in cui si erano litigati, aveva letto idee che non sapeva come potessero essere venute in mente alla sua Paoletta. Grossi fraintendimenti, e la sua convinzione che il ragazzo c’avrebbe provato ad oltranza…
Ma mancava la sostanza: mancava l’amore e l’affetto. L’amicizia che era nata, scomparve in un giorno.
Perché si era convinta che qualsiasi gesto che avrebbe fatto Stefano, sarebbe stato mirato a farla innamorare.
Ma la verità era racchiusa nei messaggi del giovane, soprattutto nel: << Ti voglio bene, e te ne vorrò sempre ❤️ >>
Il giovane aveva, come sapete, sempre sperato di ritrovarla in circostanze diverse.
Erano stati entrambi ingenui.
- Stefanuccio, io… Creo che alla fine, mi ero innamorata di te già da allora. Però avevo paura… Uscivo da una relazione troppo burrascosa. Il mio ex che mi cercava sempre, mi seguiva… ti ricordi? Stavo male. E stavo male anche perché non riuscivo a ricambiarti.
Il giovane sentiva il peso di quelle parole sul cuore, deglutì.
Sembrava stesse ingioiando qualcosa di veramente difficile da masticare.
- Eri innamorata di me?
- Sì, ma non riuscivo a farlo come avrei voluto, come avresti voluto anche tu.
- Vai avanti…
- Ti chiedo scusa per tutto. Per averti detto tutte quelle cose, per essere sparita, per non averti più risposto, per averti cancellato da Facebook e Instagram… scusami per tutto.
La ragazza, si mise a piangere di nuovo.
Stefano volle fermare l’auto, si fermò alla prima piazzola di sosta disponibile, ed abbracciò e bacio la sua donna.
- Ti ho perdonata da lungo tempo. Ti avevo detto che ti avrei voluto sempre bene, ricordi? Non ho permesso al rancore di vincere.
- Davvero?
- Davvero.
Il giovane, delicatamente asciugava le sue lacrime. Dopo tutto quel tempo, aveva visto finalmente la vera Paola: finalmente ne vedeva le ferite e la sofferenza, finalmente guardava in faccia i demoni della persona che amava, e vedeva il vero dolore che aveva provato, dopo che si erano separati.
Lo stesso dolore che per lungo tempo, pensava che non esisteva neppure.
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