È stata la prima volta che ho visto un anime su “Devilman” ovviamente però, di fama, il suo nome non mi era nuovo.
Inizio la visione, un po’ dubbioso. I disegni all’inizio non mi colpiscono in maniera particolare, la scelta di mischiare il vecchio con il nuovo? è tutto un po’ strano, la storia non ci dice alcune cose, non subito, non in maniera precisa.
La storia sembra quindi, semplice quanto sfuggente. I demoni esistono, ma non è chiaro come, e come siano venuti sulla terra, e perché Akira, viene così ciecamente guidato nelle manie di Ryo.
Poi appare Amon, e la scena in cui appare, ci fa dire un po’ a tutti: “che figata”.
Non lo capisco subito, ma questo anime non è solo uno di lotta di un demone che “picchia altri demoni”, perché più uno va avanti, più capisce.
Innanzitutto il dualismo tra i due personaggi principali: Akira, un ragazzo che diventa appunto, un demone, ma tra i due è il più “angelico”. Nonostante il suo stesso aspetto fisico, presuppone “malvagità”. Ma è Ryo, cinico, malefico, spietato, ad essere quello “demoniaco”. Non sembra provare amore per nessuno, se non per Akira, appunto.
E attenzione da qui in poi, potrebbero esserci dei grandi SPOILER: perché per fornirvi un’analisi approfondita, devo spingermi oltre!
Ryo, è disposto a tutto per proteggere Akira, anche di uccidere. Voleva uccidere Miki, la ragazza, che si suppone, Akira ami. Ma è un amore diverso: come fratello e sorella, perché essi amano, ma non condividono mai i loro sentimenti, né tra loro, né con i loro amici. Sembra che resti nella loro personale intimità, in una maniera chiara, ma anche non.